Ci sono novità sulla classe di concorso A23; riportiamo un documento sul quale i docenti di A23 stanno raccogliendo adesioni per formulare richieste motivate al Ministero. Sappiamo già in realtà che il Ministero sta valutando già delle modifiche relative alla classe di concorso A23 ed i segnali che giungono al momento potrebbero indicare una volontà di ampliamento delle classi di laurea che potrebbero accedere a questa classe di concorso.
Siamo convinti quindi che le novità sulla classe di concorso A23 non mancheranno nel prossimo futuro; è auspicabile che vengano accolte le richieste formulate da docenti e dirigenti che conoscono da vicino la specifica situazione di questa nuova classe di concorso.
Il documento che segue è stato redatto dal gruppo di lavoro “Criticità A23” che ci autorizza alla pubblicazione. Alla fine del documento il link per aderire alle richieste formulate.
Il documento “Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori” pubblicato nel 2022 parla chiaramente dell’italiano lingua seconda (L2) (cfr. terza parte, paragrafo 3.3), proponendo 5 azioni/attenzioni da collocare in un piano di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2, diffuso e di qualità, da realizzarsi in maniera capillare e continuativa, in collaborazione con enti, associazioni, insegnanti, studentesse e studenti universitari, persone provenienti dal mondo del volontariato:
- Insegnamento/apprendimento dell’italiano per alunne e alunni neoarrivati, di recente immigrazione, che necessitano di interventi linguistici mirati e aggiuntivi per l’apprendimento della lingua di comunicazione e per l’accompagnamento dell’italiano scritto;
- Azioni per lo sviluppo e il potenziamento dell’italiano dello studio, lingua veicolare per l’apprendimento dei contenuti disciplinari e condizione e mezzo per il successo formativo;
- Attività territoriali di accompagnamento all’inserimento e di aiuto allo studio nel tempo extra-scolastico;
- Formazione di docenti sui temi dell’insegnamento/apprendimento dell’italiano L2, in presenza e a distanza;
- Potenziamento del numero di posti nella classe di concorso A23 (relativa all’insegnamento della lingua italiana per discenti di lingua straniera), da assegnare
non solo ai Centri di istruzione per adulti, ma anche agli altri ordini scolastici per sostenere la lingua dello studio.
Inoltre nella TABELLA A, “Nuove classi di concorso: denominazione, titoli di accesso, insegnamenti relativi”, allegata al DM 259/17 si legge per la classe di concorso (da qui in avanti: CDC) A23: “attività di potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana per discenti di lingua straniera”. Si può constatare come, fino ad oggi, tutte le docenti e i docenti di A23 sono entrati di ruolo solo ed esclusivamente nei CPIA, anche se le attività di potenziamento, così come indicato nella tabella A, non dovrebbero riguardare solo questa tipologia di istituzione scolastica.
Dalla creazione della CDC A23, quindi, si sono succedute diverse azioni per segnalarne le criticità e richiamare quanto previsto dalla normativa.
Durante l’autunno del 2019 si è costituito un comitato spontaneo di docenti A23 che ha elaborato e inviato una lettera aperta rivolta alla Rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, al Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, al presidente dell’ANILS (Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere) e a numerose associazioni come GISCEL (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica), DILLE (Società di Didattica delle Lingue e Linguistica Educativa), LEND (Lingue e Nuova Didattica) e MCE (Movimento di Cooperazione Educativa) con l’obiettivo di ottenere il sostegno delle più importanti istituzioni che si occupano di italiano L2 e di riuscire a
portare all’attenzione della stampa e delle istituzioni ministeriali competenti le condizioni in cui sono costretti ad operare le/i docenti A23. A dicembre 2020 lo stesso comitato ha inviato un documento alla commissione ministeriale incaricata della riforma del sistema delle certificazioni linguistiche. A settembre 2020, infatti, l’allora Ministro dell’Università G. Manfredi ha istituito un tavolo tecnico per il riordino delle certificazioni di italiano L2, composto da membri del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero Affari Esteri, del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Istruzione, della Conferenza dei Rettori e dell’Università per Stranieri di Siena. Ad oggi non si hanno notizie del lavoro di questo gruppo.
Oltre a ciò, sono state avanzate alcune richieste tramite petizioni: in particolare, si fa riferimento alla petizione n. 696 del 28 ottobre 2020, inviata alla Ministra dell’istruzione L. Azzolina, cui era seguita l’assegnazione alla 7a Commissione Permanente del Senato (Istruzione pubblica, Beni culturali), della quale non abbiamo più saputo nulla; alla petizione “L’insegnamento dell’italiano L2 affidato a professionisti in tutti gli ordini di scuola” dell’ottobre 2020, lanciata su change.org e indirizzata al MI; al quesito sugli Orientamenti interculturali del marzo 2022 – atti conseguenti, inviato inizialmente all’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna, agli Uffici Scolastici Provinciali dell’Emilia Romagna, al MI, all’Autorità garante per l’infanzia e adolescenza in data 25 luglio 2022.
L’USR ha risposto in data 11 agosto 2022 di aver organizzato degli specifici incontri informativi rivolti alle scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia Romagna e di essere in attesa di indicazioni dall’Amministrazione centrale. Successivamente, la stessa lettera sugli Orientamenti Interculturali è stata inviata, nel mese di ottobre 2022, a tutti gli USR, ma non risulta pervenuta alcuna risposta.
Inoltre nel corso degli anni sono stati pubblicati alcuni articoli su riviste specializzate: Deiana, I., Spina, S. (2020). Breve storia della classe di concorso A23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera. Italiano LinguaDue, 2; Deiana, I. (2020)4. A23: facciamo il punto! Lingue e Linguaggi, 41; Deiana, I., Malavolta, S., Marulo, C. (2021) La A23 si racconta: una voce per chi insegna nella classe di concorso di Lingua italiana per discenti di lingua straniera. Italiano LinguaDue, 2.
Nonostante un primo concorso nel 2016, un secondo nel 2018, un terzo nel 2020, e ben due procedure concorsuali nel 2022, con conseguente aumento sostanziale dei docenti abilitati, di ruolo o inseriti nelle graduatorie di merito, ancora oggi questo insegnamento è previsto solo nei CPIA.
MOTIVAZIONI E RICHIESTE
Date queste premesse, chiediamo:
- Che la CDC A23 venga assegnata anche alle scuole secondarie di primo grado con alunne e alunni in obbligo scolastico e formativo, come previsto dalla Tabella A e come auspicato dal recente documento sugli Orientamenti interculturali.
Gran parte di questi istituti scolastici, infatti, riporta elevate percentuali di studentesse e studenti provenienti da contesto migratorio, che rappresentano un dato strutturale ormai da tempo documentato da tutte le indagini di settore. Questa tipologia di apprendente necessita di essere seguita in modo capillare e continuativo durante l’intero anno scolastico, e non più in maniera sporadica ed emergenziale attraverso laboratori e corsi di italiano L2 affidati ad associazioni o a docenti esterni per un numero di ore assolutamente inadeguato a rispondere a specifici bisogni linguistici.
Nelle scuole secondarie di primo grado, inoltre, il/la docente A23 potrebbe essere di supporto anche ai/alle docenti curricolari, che non sempre hanno gli strumenti e il tempo per dedicarsi ad apprendenti con BES (bisogni educativi speciali) linguistici e che necessitano di una specifica formazione glottodidattica. Tali cattedre possono essere ottenute con specifica richiesta motivata agli USR, come risulta anche dalla recente circolare MIM avente come oggetto Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2023/24 (Circolare MIM Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2023/24, al paragrafo Disposizioni comuni per la scuola secondaria, pp. 9-11).
La distinzione tra lingua della comunicazione e lingua della scolarizzazione è, in questo senso, fondamentale: se per l’acquisizione della prima in tempi relativamente brevi è sufficiente l’immersione linguistica, condizione che si realizza facilmente quando l’apprendente NAI (neoarrivati in Italia) si inserisce in una classe, l’acquisizione dell’italiano per lo studio richiede tempi decisamente più lunghi e interventi mirati. Una delle caratteristiche del/della docente A23 è proprio la formazione specifica sulla lingua di scolarizzazione, oltre che sulla lingua di comunicazione.
I mancati interventi nel potenziare la lingua di scolarizzazione e, di conseguenza, lo studio delle discipline si riflettono nell’insuccesso formativo, che risulta decisamente più alto in alunne e alunni con cittadinanza non italiana. I dati MIUR del 2021 parlano del 26,9% di alunne e alunni con cittadinanza non italiana con ritardo scolastico, a fronte del 7,5% di apprendenti con cittadinanza italiana (in questo 7,5% rientra comunque anche chi ha cittadinanza italiana, ma è di madrelingua non italiana). Sempre secondo gli stessi dati MIUR (Gli alunni con cittadinanza non italiana. A.S. 2020/2021 pp. 54-55), il ritardo scolastico aumenta gradualmente all’aumentare dell’età.
È altresì evidente il rapporto esistente tra ritardo scolastico, insuccesso formativo e dispersione scolastica; una maggiore dispersione scolastica si traduce a sua volta in minori opportunità lavorative e sociali, porta a rimanere ai margini e a non poter partecipare alla vita comunitaria o, in alcuni casi, al rischio di sfociare in comportamenti antisociali e/o illegali. - Che la CDC A23 venga estesa anche alla secondaria di secondo grado e non sia considerata esclusivamente una classe di concorso della secondaria di primo grado.
Se infatti gli interventi da effettuare nella scuola primaria sono radicalmente diversi, gli interventi per la scuola secondaria di primo e di secondo grado non differiscono molto a livello metodologico, tanto è vero che per altre classi di concorso una stessa laurea può dare accesso ad entrambi gli ordini di scuola.
Avere personale specializzato in glottodidattica anche negli istituti superiori permetterebbe agli apprendenti di origine non italiana di proseguire più facilmente gli studi oltre l’obbligo scolastico e formativo e di rendere più attrattive scuole come Istituti tecnici e Licei, raramente scelti da chi è di madrelingua non italiana.
Infatti, i dati dell’ufficio di Statistica del MI relativi al 2020/21 parlano chiaramente di un tasso di scolarità delle studentesse e degli studenti con cittadinanza non italiana in diminuzione fino al 77,4% rispetto all’83,3% di quelli italiani nell’ultimo biennio della Secondaria di II grado (17-18 anni), che ne porta quasi un quarto a non completare il percorso di istruzione secondaria (Gli alunni con cittadinanza non italiana. A.S. 2020/2021 – pp. 12-13). Tra gli elementi che incidono sulla prosecuzione degli studi e sulla scelta della scuola da intraprendere, il risultato conseguito all’Esame di Stato della Secondaria di I grado risulta decisivo. Si conferma così l’importanza di attivare la CDC A23 in entrambi gli ordini di scuola. - Che la CDC A23 venga inserita nel contingente del personale docente da inviare all’estero.
Nella formazione dei/delle docenti A23 ha un rilievo particolare anche la promozione della lingua e cultura italiana all’estero, come risulta anche dai programmi concorsuali.
Riteniamo doveroso l’inserimento della CDC A23 nei bandi per le procedure selettive del personale scuola all’estero, indette dal MAECI e gestite dal MIM e afferenti le scuole italiane all’estero, dal momento che nel DM 201 del 20 aprile 2020 e DM 108 del 28 aprile 2022, all’allegato A “Programmi disciplinari per classe di concorso”, è infatti presente, tra le altre, la voce “L’italiano in Italia e nel mondo”, in cui si legge che il docente A23 deve conoscere “i contesti di insegnamento dell’italiano come L2/LS in Italia e all’estero; le motivazioni allo studio dell’italiano LS fuori d’Italia: le indagini e i relativi risultati; i principali profili di apprendenti e i loro bisogni linguistico-comunicativi”.
Si sottolinea inoltre come non tutte le studentesse e gli studenti frequentanti le scuole italiane all’estero siano di madrelingua italiana e abbiano quindi necessità di apprendere l’italiano come lingua straniera. Anche in questo caso sarebbe necessario un intervento mirato portato avanti da docenti con specializzazione in glottodidattica per una maggiore efficacia e conseguente riduzione del rischio di dispersione scolastica. - Che la CDC A23 all’interno dei CPIA sia presente in numero superiore a 2 unità per istituzione scolastica.
Riteniamo infatti che 2 cattedre A23 sia un numero esiguo e insufficiente a coprire le necessità dei centri territoriali (che lavorano sull’intera provincia, con numerose sedi associate e punti di erogazione). La legge 107/2015, ripresa dal Decreto Interministeriale del 28 aprile 2016, stabilisce che la CDC sia presente nei CPIA in numero non inferiore a 2 unità per ogni istituzione scolastica ma, a fronte di qualche CPIA che ha in organico un numero maggiore di cattedre A23 [ad esempio il CPIA Pordenone con 9 cattedre, il CPIA Udine con 6 cattedre, il CPIA1 Cuneo – Saluzzo con 4 cattedre, il CPIA Brescia con 3 cattedre, il CPIA Ragusa con 3 cattedre, il CPIA Trapani con 3 cattedre. Tali cattedre sono state ottenute o con un aumento dell’organico di diritto o con una richiesta agli USR di riorganizzazione della dotazione organica della scuola, come riportato dalla dirigente scolastica del CPIA di Pordenone durante il suo intervento in occasione di Fierida Winter 2022] rispetto al minimo previsto dal DI 28 aprile 2016, la maggior parte dei CPIA non supera le due unità previste come numero minimo. Da segnalare inoltre che alcuni CPIA hanno in organico una sola cattedra A23 o addirittura nessuna [ad oggi ci risultano almeno i CPIA di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Genova, Latina, Pesaro, Terni, Varese 1, Vibo Valentia], restando dunque ben al di sotto del minimo stabilito a livello legislativo. I CPIA hanno inoltre visto negli ultimi anni un aumento del numero di utenti, la cui iscrizione non può essere accolta a causa della mancanza di docenti, creando così liste d’attesa che non sempre riescono ad essere evase, ledendo in questo modo il diritto allo studio.
Infine riteniamo necessario un aggiornamento delle Linee guida dei CPIA, stabilite dal DI del 12 marzo 2015, in relazione ad almeno 4 aspetti:
- Poiché precedenti all’istituzione della CDC A23, si chiede di aggiornare le linee guida con l’inserimento di docenti di A23 come figure deputate al potenziamento della L2 nel primo periodo, all’insegnamento della lingua di scolarizzazione e come insegnanti prevalenti nei corsi di Alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (da qui in avanti: AALI), in virtù della specializzazione in glottodidattica prevista per l’accesso alla CDC;
- Prevedere una cattedra A23 nelle sedi carcerarie, sia per il potenziamento nel primo periodo didattico che come insegnante nei corsi AALI;
- Dare la precedenza nell’assunzione di docenti in organico al CPIA a chi ha una specializzazione in glottodidattica tra quelle riconosciute nell’allegato A del DM 92 del 23 febbraio 2016, almeno tra i/le docenti impegnati nell’alfabetizzazione e che non appartengono già alla CDC A23. Inoltre sarebbe opportuno fare accordi con gli enti certificatori in modo da organizzare corsi e facilitare l’acquisizione di una specializzazione in glottodidattica agli/alle insegnanti già assunti nei CPIA. A riprova della specificità dell’insegnamento nei CPIA, l’articolo 23, ai commi 14 e 15 del CCNI concernente la mobilità del personale docente, stabilisce una priorità nella fase di mobilità indipendentemente dal punteggio [Comma 14: in considerazione della peculiarità delle attività di insegnamento nei corsi funzionanti presso le strutture ospedaliere o presso le istituzioni penitenziarie, per i docenti che abbiano comunque maturato almeno tre anni di servizio utile ai fini della ricostruzione di carriera nei predetti corsi, è prevista una priorità per la mobilità territoriale in tutte le fasi. Comma 15: analogamente a quanto disposto nel precedente comma, è prevista una priorità per la mobilità territoriale in tutte le fasi, ai fini dell’accesso ai centri di istruzione per gli adulti attivati presso i CPIA e alle sedi di organico dei corsi serali, a favore del personale che abbia comunque maturato almeno tre anni di servizio utile ai fini della ricostruzione di carriera nei corsi serali, nei centri territoriali, nei corsi per lavoratori, nei corsi per l’educazione degli adulti e nei corsi di alfabetizzazione.];
- Alla luce delle mutate esigenze sociali e legislative legate al fenomeno migratorio, riteniamo sia necessario trasformare i corsi facoltativi di livello inferiore all’A1 da percorsi di AOF (ampliamento dell’offerta formativa) a percorsi ordinamentali, riconoscendo in questo modo la specificità dell’apprendente analfabeta in lingua madre e a bassa scolarità, che impara a leggere e a scrivere mentre acquisisce una lingua seconda. Tale specificità è sempre più approfondita da studi e ricerche a livello internazionale. Si fa riferimento ad esempio al gruppo internazionale di ricerca LESLLA (Literacy Education and Second Language Learning for Adults) e alla nuova guida di riferimento del Consiglio d’Europa LASLLIAM (Literacy and Second Language Learning for the Linguistic Integration of Adult Migrants), sviluppata nel 2022 da un gruppo di esperti e dal Dipartimento dell’Istruzione del Consiglio d’Europa per sostenere ambienti di apprendimento di alta qualità per migranti non alfabetizzati o scarsamente alfabetizzati [Litercacy and Second Language Learning for the Linguistic Integration of Adult Migrants]. Analogamente, anche i corsi B1 (molto richiesti da utenti o potenziali utenti del CPIA) dovrebbero rientrare nell’offerta dei corsi ordinamentali, dal momento che la certificazione di livello B1 è prevista dall’articolo 14 del DL 113/2018 per la domanda di cittadinanza italiana. Allo stesso modo, si ravvisa la necessità di far rientrare nell’offerta formativa anche i corsi di livello B2, richiesti per l’accesso di studentesse e studenti di origine straniera alle Università italiane, ai sensi della circolare MUR “Procedure per l’ingresso, il soggiorno, l’immatricolazione degli studenti internazionali e il relativo riconoscimento dei titoli, per i corsi della formazione superiore in Italia”.
Maggio 2023
Il presente documento viene sottoscritto da insegnanti afferenti alla CDC A23, docenti afferenti ad altre discipline e ad altri ordini di scuola, studenti/studentesse e dottorandi/e in didattica dell’italiano come L2 e futuri/e docenti A23, docenti universitari, lavoratori/lavoratrici del privato sociale che si occupano di migrazione.
Se vuoi aderire a questo documento clicca su questo link
Dopo pochi giorni il documento presenta già circa 400 firmatari.
Come sempre noi di Forma Mentis Srl siamo al fianco dei docenti, ed in particolare dei docenti della classe di concorso A23, diversi dei quali hanno affidato a noi la propria formazione in ambito glottodidattico e continuano a formarsi con noi.
Come abbiamo fatto in questa ed in altre occasioni precedenti continueremo a supportarli ospitando sul blog tutte le novità sulla classe di concorso A23.