Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue: Apprendimento, Insegnamento e Valutazione (QCER) è uno degli strumenti della politica del Consiglio d’Europa più conosciuti e utilizzati. Attraverso la Convenzione Culturale Europea 50 paesi europei si impegnano a favorire da parte dei propri cittadini lo studio delle lingue, della storia e della civiltà degli altri paesi europei.
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Il quadro comune europeo di riferimento per le lingue ha svolto e continua a svolgere un ruolo importante nel rendere questa visione dell’Europa una realtà. Dal suo lancio nel 2001, il QCER insieme allo strumento per gli apprendenti adesso correlato, il Portfolio europeo delle lingue (PEL)2, è stato un elemento centrale dei programmi intergovernativi del Consiglio d’Europa nel campo dell’educazione, comprese le iniziative volte a promuovere il diritto alla qualità dell’educazione per tutti.
L’educazione linguistica fa parte della missione fondamentale del Consiglio d’Europa che consiste nel “raggiungere una maggiore unione tra i suoi membri” ed è fondamentale per l’effettivo godimento del diritto all’istruzione e di altri diritti umani individuali e dei diritti delle minoranze, nonché, più in generale, per lo sviluppo e il mantenimento di una cultura della democrazia.
Il QCER intende promuovere un’educazione plurilingue di qualità, facilitare una maggiore mobilità sociale e incentivare la riflessione e lo scambio tra i professionisti delle lingue per lo sviluppo dei programmi di studio e la formazione degli insegnanti. Inoltre il QCER fornisce un metalinguaggio per discutere la complessità delle competenze linguistiche condivisibile da tutti i cittadini in un’Europa multilingue e interculturale e dai responsabili politici dell’istruzione che devono riflettere sugli obiettivi e i risultati dell’apprendimento in modo che siano coerenti e trasparenti.
Non vi è mai stata l’intenzione di utilizzare il QCER con funzione di gate-keeping degli strumenti di valutazione.
Il Consiglio d’Europa auspica che l’ampliamento, in questa pubblicazione, di aree come la mediazione, la competenza plurilinguistica/pluriculturale e le competenze nella lingua dei segni contribuiscano a un’educazione inclusiva e di qualità per tutti e alla promozione del plurilinguismo e del pluriculturalismo.