Settimana della lingua italiana nel mondo: il tema della XX edizione e la didattica dell’italiano L2

La didattica dell'italiano L2 con fumetti, graffiti e illustrazioni.

settimana della lingua italiana nel mondoLa settimana della lingua italiana nel mondo è giunta quest’anno alla XX edizione e volge ormai al termine.

Tantissime le iniziative organizzate dagli istituti di italiani di cultura in tutto il mondo. Nonostante la pandemia, la lingua italiana vive, si trasforma e si rinvigorisce nei nuovi generi testuali in passato scarsamente considerati nella didattica: i fumetti, i graffiti, le illustrazioni.
Vogliamo soffermarci in particolare sullo sfruttamento questi generi nella didattica dell’italiano L2. Ci siamo occupati sui nostri canali social di segnalare tutte le iniziative, i progetti e le risorse condivise per l’occasione, in particolare il progetto “fumetti nei musei” e tantissime altre risorse che riepiloghiamo nei paragrafi seguenti.

Come ogni anno, l’Accademia della Crusca ha reso pubblicato un volume, disponibile gratuitamente in formato digitale Kindle, relativo al tema scelto per l’evento. Il titolo del volume ricalca il tema dell’evento di quest’anno “L’italiano tra parole e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti” e cliccando sull’immagine della copertina lo si può scaricare gratuitamente.

Vi abbiamo anche proposto il video integrale dell’interessantissimo convegno di presentazione della XX settimana della lingua italiana nel mondo e non poteva mancare lo spot della campagna di comunicazione dell’evento che sui social è stata veicolata con l’hashtag “#vivere all’italiana”.

La nona arte e la didattica dell’italiano L2

XX Settimana della lingua italiana nel mondo 19-25 ottobre 2020

Il primo genere testuale analizzato nella XX settimana della lingua italiana nel mondo è il fumetto.

La natura iconico-testuale del fumetto si basa su un sistema di segni che ben si adatta all’insegnamento/apprendimento di una lingua straniera. Le foto, le didascalie, le parole e i dialoghi, i balloon, i simboli e i diversi codici utilizzati sono gli elementi fondanti il fumetto, genere di immagine ritenuto a metà tra la fotografia e il cinema.

Il fumetto, considerato in passato come “corruttore della gioventù”, veniva snobbato e temuto. Solo in anni recenti è stata rivalutata la sua potenzialità didattica. Vediamone i motivi.

I fumetti sono definiti “arte sequenziale” in quanto consentono allo studente straniero di usare il testo e di approcciarvisi in maniera più dinamica, di produrre lingua autentica sia a livello orale che scritto. L’italiano dei fumetti infatti è scritto, ma ovviamente è “colloquiale”, richiamando di fatto la lingua orale non quella scritta.

È un genere testuale, dunque, che per le sue potenzialità intrinseche consente di sviluppare le diverse competenze dell’apprendente (linguistiche, lessicali, pragmatiche, culturali), favorendo un’atmosfera ludica e rendendo il compito significativo. Il fumetto, perciò, dà la possibilità di usare un codice specifico, iconografico e testuale, e di comprendere e produrre un messaggio attraverso un contesto e un canale ben definito. Permette anche di usare strutture linguistiche semplici e complesse, ambiti semantici di diverso livello e dominio, registri e funzioni comunicative differenti.

Di seguito alcune risorse utili per la didattica dell’italiano L2 utilizzando i fumetti.

Italiano L2 con le illustrazioni

Gli insegnanti in questi ultimi anni si sono resi conto di come i manuali di italiano L2 si siano arricchiti di immagini e illustrazioni.

Solitamente nei manuali di italiano per stranieri si può notare un uso esclusivo di immagini e fotografie che non creano dubbi nel trasmettere un significato base. Ma l’immagine è anche polisemica.  L’immagine si presta a molteplici interpretazioni, spesso soggettive e questo può costituire un “pericolo” per il messaggio che si tenta di trasmettere. Ma se l’obiettivo primario smette di essere quello del contenuto e l’attenzione si sposta sulla produzione linguistica degli apprendenti, allora, può essere utilizzata anche l’immagine “ambigua”, capace di stimolare punti di vista, opinioni e confronti. La comprensione di un messaggio polisemico trasmesso da una fotografia o da una illustrazione è collegata alla capacità degli studenti di comunicare nella L2.

È stato infatti dimostrato statisticamente che in media più dell’80% dei messaggi informativi vengono percepiti attraverso la vista e che, quindi, l’uso di stimoli visivi tende a incrementare l’apprendimento. L’illustrazione diventa dunque un agente attivo nella didattica dell’italiano a stranieri e più in generale delle lingue straniere.

Segnaliamo una risorsa resa disponibile da Loescher, una rubrica dal nome “Italiano per immagini” che prevede la pubblicazione mensile di tre schede (grammaticale, di esercizi e lessicale), con progressione di livello, dall’A1 al B2 con presentazioni degli argomenti in maniera “visiva”.

Infine, un’altra risorsa utilissima per la didattica dell’italiano L2 con le illustrazioni è rappresentata dal sito graphic-news.com in cui le notizie di tutto il mondo relative a cultura, scienza, attualità, economia, sport ecc. sono spiegate e rappresentate esclusivamente con illustrazioni.

Street Art: Italiano L2 con i graffiti

Settimana della lingua italiana nel mondo 2020Questo genere testuale è sempre stato molto penalizzato rispetto ai primi due analizzati nei paragrafi precedenti. Questo perché sebbene i graffiti, siano considerati una vera e propria arte (street art appunto), tutti gli artisti, senza distinzione alcuna, (i cosiddetti writers), spesso sono considerati degli “imbrattatori”, e le loro opere viste come atti di vandalismo.

Che la XX settimana della lingua italiana nel mondo abbia scelto di inserire anche questo genere è dunque una novità assoluta e un’apertura nei confronti di un’arte ancora troppo penalizzata.

Sebbene dunque la ricerca relativa allo sfruttamento dei graffiti nella didattica delle lingue sia ancora limitatissima, già Zanichelli non molto tempo fa ha lanciato la campagna “la cultura si fa strada” con il relativo hashtag #laculturasifastrada.

Contro l’uso scorretto dell’italiano, la Zanichelli ha promosso un’iniziativa davvero originale, trasformando lessico e regole grammaticali in capolavori di street art. Marciapiedi e strade diventano fogli di carta su cui scrivere per diffondere la cultura, per ricordarci che essere italiani significa non dimenticare la nostra storia, la nostra lingua.

Ci sono le “parole da salvare”, parole cariche di espressività che arricchiscono il nostro lessico, ma che hanno lasciato il posto a termini d’uso comune, meno affascinanti e abusati. Ci sono anche le figure retoriche, di cui spesso ci dimentichiamo, come anacoluto, metonimia, onomatopea. Una bellissima iniziativa che ci speriamo abbia un seguito e che è stata tradotta in una vera e propria azione di “didattica urbana” promossa da Zanichelli.

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