Scrivere il curriculum in modo efficace

Come scrivere il curriculumChi non si è mai chiesto scrivere il curriculum per valorizzare al meglio il proprio profilo? Tutti, almeno una volta, abbiamo scritto (e aggiornato) un curriculum vitae. Con quali risultati? Beh, ammettiamolo, a volte non proprio ottimali… a chi non è capitato infatti, dopo aver terminato il lavoro, di rileggerlo e pensare: “No, così non va bene, posso fare di meglio!”.

Se vi mancano idee su come scrivere o migliorare il vostro curriculum vi proponiamo non dei consigli ma alcune considerazioni che potrebbero tornarvi utili per non sentirvi rispondere con il più laconico “Le faremo sapere”.

Quello che viene spontaneo, appena si pensa di dover scrivere il proprio curriculum, è di aprire un nuovo file di testo e scegliere il Modello di Curriculum Europeo. Non è sbagliato, anzi, a volte è richiesto. Ma, quando non è richiesto, perché non approfittare per utilizzare anche la veste grafica, come “linguaggio non verbale“, per presentarsi in un modo che faccia notare o ricordare di più di altri la nostra presentazione? Attenzione però, non esagerate. Personalizzare l’aspetto grafico del proprio curriculum non vuol dire usare caratteri speciali, magari poco leggibili, scrivere frasi e citazioni in maiuscolo o inserire un sacco di foto e disegnini. In questo modo otterremo l’effetto contrario ed il nostro curriculum verrebbe immediatamente cestinato.

Meglio quindi prediligere un aspetto snello, lineare, pulito e leggibile, con i dati personali ben visibili e con una foto ad hoc.

A proposito di dati personali e di foto. Non penserete mica di ritagliare la foto del matrimonio di vostro cugino o delle ultime vacanze al mare? Anche se in queste foto siete venuti particolarmente bene, vi assicuro che non è il caso di inserirle come foto del curriculum, meglio una foto tessera, non con un aspetto troppo serio ma di sicuro più sobria rispetto a quella foto in cui eravate in spiaggia. Altra nota importante è l’indirizzo e-mail. Se avete un indirizzo con all’interno il nomignolo che vi davano da bambini o con il nome del vostro personaggio dei fumetti preferito, tipo ziopaperone88@hotmail.it…. devo proprio dirvelo? Sarebbe infinitamente meglio utilizzare un indirizzo un po’ più classico del tipo nome.cognome@gmail.com.

Un po’ più di spazio per esprimere la vostra personalità lo avrete in una breve nota da allegare al curriculum, mi raccomando non una vera e propria lettera di presentazione, per presentarvi state già usando il curriculum. Potrei consigliarvi, ad esempio, di inserire in grassetto o corsivo alcune parole che richiamano la mission aziendale o l’annuncio fatto dall’azienda a cui vi state presentando. Questo aiuterà a capire i selezionatori che avete proprio le caratteristiche della persona che stanno cercando per ricoprire quell’incarico.

Dopo i riferimenti biografici si arriva alle esperienze formative e lavorative. Qui occorre già iniziare a diversificare il curriculum a seconda del destinatario. Un curriculum efficace è mirato, aggiornato, non troppo corto nè prolisso, al massimo 3 o 4 pagine.

Inseriremo quindi solo le esperienze mirate a profilare l’immagine che si vuole prospettare all’azienda. Un corso di uncinetto o una esperienza lavorativa come gelataio stagionale probabilmente serviranno per essere selezionati più come animatore turistico che come insegnante di italiano a stranieri. Ed allora meglio inserire l’esperienza di receptionist in hotel, magari in riferimento alle qualità personali che avrete dichiarato di avere quando avete scritto sulla vostra capacità di interfacciarvi positivamente con i clienti anche in lingue diverse riuscendo ad accogliere ed esaudire le loro richieste e rispondendo prontamente alle loro esigenze.
Altrettanto importante è indicare tutti gli stage, ovviamente sempre attinenti.

Hobby. Di solito qui non si sa mai cosa scrivere, si evita di scrivere troppo ma anche scrivere troppo poco non va bene. Qui però potete magari indicare che fate volontariato in un ambito molto simile se non identico a quello lavorativo per cui vi proponete, ad esempio potete dire se vi è capitato di insegnare italiano a stranieri. Nella sezione dedicata agli interessi personali e non direttamente legati al lavoro c’è l’ultima possibilità di comunicare le proprie passioni ed emozioni e questo può fare la differenza tra un curriculum che resta impresso ed uno asettico ed anonimo.

Non è finita. Se il curriculum non è in Italiano, anche se parlate bene la lingua in cui lo state scrivendo, fatelo rileggere ad un madrelingua e fatevi suggerire non solo le correzioni ma anche le sfumature di carattere culturale che servono a limare il vostro curriculum per renderlo più appetibile nel contesto di quel paese straniero.

Bene, avete scritto il vostro curriculum. Ora non vi resta che selezionare i destinatari. Fatelo accuratamente, evitate l’invio di mail massive e spersonalizzate.

In bocca al lupo!

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