Nei giorni scorsi un gruppo di insegnanti di italiano per stranieri ha lanciato una petizione (il link si trova alla fine di questo articolo) per richiamare l’attenzione sull’incidenza della pandemia da nuovo coronavirus sul turismo linguistico in Italia che coinvolge i professionisti di questo settore che lavorano nelle scuole private di lingua italiana per stranieri.
La problematica coinvolge gli insegnanti di italiano per stranieri, in prima linea, ma anche le scuole private di italiano per stranieri presenti in tutta Italia che rispondono all’esigenza del turismo linguistico e culturale che vede la nostra nazione tra le mete più ambite.
Gli insegnanti di italiano per stranieri contribuiscono a diffondere non solo la lingua e la cultura dell’Italia, ma l’immagine stessa della nostra nazione. Il loro delicato compito è quello di offrire agli stranieri non solo nozioni linguistiche ma anche e soprattutto spiegazioni e le chiavi di lettura di molti fenomeni, tipicamente italiani. Quegli stessi fenomeni che apparirebbero altrimenti alieni o incomprensibili se non osservati attraverso la lente del “vivere italiano” tanto apprezzato dagli stranieri che visitano il nostro Paese.
Siamo da sempre sensibili agli input che provengono dall’ambiente dell’insegnamento dell’italiano a stranieri e anche questa volta supportiamo il gruppo di insegnanti di italiano a stranieri che ha intrapreso questa iniziativa riportandovi la lettera aperta indirizzata al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ed alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Gentile Ministro,
in qualità di docenti di lingua italiana come Lingua Straniera, da molti anni insegniamo in scuole private diffuse in tutta Italia che raccolgono il grande interesse che gli stranieri, turisti e viaggiatori di tutte le nazionalità, hanno per la Lingua, la Cultura e le eccellenze italiane.
Il nostro lavoro contribuisce alla diffusione nel mondo del patrimonio materiale e immateriale del nostro Paese e ogni insegnante riveste in parte il ruolo di ambasciatore della Cultura e della Lingua italiana.
Il turismo che si sviluppa attorno al nostro lavoro è un turismo sostenibile e rispettoso, affascinato e curioso, non di meno interessato a scoprire, sia le grandi città d’arte quanto i piccoli centri ricchi di tesori che sono sparsi su tutto il territorio.
Gli studenti soggiornano dove sono presenti le nostre scuole per un periodo che va da poche settimane fino ad arrivare a molti mesi e questo crea un indotto che coinvolge servizi di alloggio e di ristorazione, musei ed esercizi commerciali i quali traggono evidenti benefici dalla nostra attività di turismo linguistico.
Nonostante proprio in questi giorni la “Fase 2″ stia restituendo prospettive di ripresa un po’ in tutti i settori economici italiani, nella situazione di crisi attuale, le nostre scuole sono chiuse e lo rimarranno almeno fino alla prossima stagione turistica 2021. Le poche iscrizioni ai corsi online, che abbiamo prontamente attivato, non sono minimamente sufficienti ad affrontare e superare indenni il protrarsi di questa crisi che ha determinato il crollo di circa il 99% delle iscrizioni presso le scuole d’italiano per stranieri.
La fruizione di lezioni online inoltre non può assolutamente essere comparata con l’esperienza linguistica di una vacanza studio, la cui motivazione principale è l’apprendimento della lingua attraverso l’immersione dello studente nella cultura locale italiana.
La ripresa economica legata alla ripartenza del settore turistico sarà principalmente costituita da una clientela locale o nazionale, ma non potrà colmare la mancanza della presenza in loco di studenti stranieri a cui le nostre scuole unicamente si rivolgono.
Ci rendiamo conto che le realtà che richiedono attenzione ed aiuto economico in questo momento sono numerosissime, ma Le chiediamo di prendere urgentemente in considerazione anche la nostra categoria.
A differenza dei colleghi della Scuola Pubblica, siamo docenti laureati e specializzati inquadrati all’interno delle scuole attraverso varie tipologie contrattuali previste dall’attuale legislazione, ma necessariamente legati alla stagionalità dei flussi turistici esteri.
Ne consegue che, laddove durante la stagione invernale la dotazione organica delle scuole è ridotta a pochi insegnanti, durante la stagione turistica, queste si avvalgono di ulteriori docenti i quali, avendo contratti non stabili, non possono usufruire degli ammortizzatori sociali messi in campo dall’attuale Governo per fronteggiare questa inaspettata emergenza.
Chiediamo a tal proposito la possibilità di un incontro ufficiale per descrivere nel dettaglio la varietà delle situazioni lavorative e per trovare congiuntamente delle soluzioni di sostegno alla nostra categoria.
Per supportare questa iniziativa è possibile firmare la petizione a questo indirizzo mentre per contattare il gruppo di insegnanti di italiano per stranieri promotore dell’iniziativa è possibile scrivere a [email protected].