Nell’ambito del riordino delle classi di concorso il Consiglio dei Ministri ha dato oggi, 31 luglio 2015,ย una approvazione preliminare al regolamento che prevede l’accorpamento di differenti tipologie di cattedre, la riduzione di ben 54 classi di concorso (che passeranno dalle 168 attuali alle 114 previste) e l’istituzione della nuova classe di concorso A-23.
La novitร introdotta dal regolamento approvato preliminarmente รจ data dalla previsione dell’istituzione di una classe di concorso A-23 per l’insegnamento della “lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)” nelle scuole medie e superiori.
La riforma della scuola, nel solco della cui attuazione si inserisce il provvedimento odierno, prevede come obiettivo prioritario l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell’italiano come lingua seconda. Questo nuovo insegnamento sarร probabilmente inserito attraverso corsi e laboratori dedicati a studenti di lingua straniera.
La nuova classe di concorso A-23, Lingua italiana per discenti di lingua straniera, dovrร ora essere approvata in Conferenza Unificata al Consiglio di Stato, successivamente nelle Commissioni parlamentari ed infine nuovamente in Consiglio dei Ministri.
Dopo le innumerevoli critiche che il decreto denominatoย “La buona scuola” รจ riuscito ad attirare da piรน parti, non รจ forse ancora il tempo di sbilanciarsi e di usare toni trionfalistici sebbene, nello specifico, si tratti di un segnale senza dubbio positivo.
Per avere una visione piรน chiara di cosa sarร veramente la classe di concorso A-23 occorrerร aspettare non solo l’approvazione definitiva ma anche i decreti di attuazione. Oltre a sperare che tutti i provvedimenti futuri siano celermente adottati, infatti, occorre attendere l’esito di questi provvedimenti che saranno tenuti a chiarire come e chi potrร rientrare nella classe di concorso “Lingua italiana per discenti di lingua straniera“.
Infatti non รจ ancora chiaro quali saranno i requisiti di accesso e l’iter abilitatorio. Sono in molti adย interrogarsi sulla previsione di abilitazioni attraverso TFA o per soli titoli.
Di fatto, qualora questa istituenda classe di concorso arrivasse indenne all’approvazione finale, costituirebbe un successo della Ministra Giannini che, ex rettrice dell’Universitร per Stranieri di Perugia, non poteva esimersi da un contributo simile vista la vocazione dell’ateneo di provenienza.
Staremo a vedere quindi quale ruolo sarร attribuito alle certificazioni Cedils, Dils-PG e Ditals che negli ultimi anni hanno costituito l’unica possibilitร di certificare le competenze in didattica dell’italiano a stranieri. Al di fuori di lauree specifiche ed estremamente specialistiche e settoriali, infatti, queste certificazioni hanno costituito e costituiscono ancora l’unico punto di riferimento, pur rimanendo, paradossalmente, solo dei titoli culturali.