Formazione degli insegnanti di L2/LS: la EPG

La griglia EPG: cos'è e a cosa serve, riflessioni e considerazioni su uno strumento per la formazione professionale degli insegnanti di lingue.

Formazione degli insegnanti di L2/Ls: la EPG

formazione degli insegnanti di L2/LsLa formazione degli insegnanti di L2/Ls può contare su uno strumento, disponibile già da qualche anno, utile allo sviluppo professionale ed ancora poco conosciuto.
La Griglia EPG, acronimo di  European Profiling Grid, è uno strumento che rappresenta il risultato di un progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dei progetti “Lifelong Learning Project Leonardo”. Nel progetto sono stati coinvolti partners provenienti da 9 paesi e che rappresentano delle “autorità” nel campo dell’educazione linguistica tra cui ricordiamo i principali: Eaquals, CIEP, British Council, Istituto Cervantes, Goethe-Institut.

Questo strumento descrive le competenze che un insegnante di lingua L2/Ls dovrebbe possedere e le presenta in una griglia, suddivisa i 6 fasi, disponibile in 13 lingue. Lo scopo ultimo dell’EPG è dunque quello di supportare gli insegnanti di lingue straniere (ma anche i formatori di insegnanti e i manager) nello sviluppo della loro professione.

Ma analizziamo più nello specifico questo strumento utilissimo ma forse ancora poco conosciuto.

La struttura dell’EPG

L’EPG contiene una serie di descrittori che seguono il principio del “can do” (“posso fare”), simili dunque a quelli del QCER. I descrittori rappresentano una graduale progressione di qualifiche e competenze valide non solo per i docenti di lingue in formazione, ma anche per i docenti all’inizio della loro carriera, o per quei docenti con un’importante pratica didattica alle spalle e infine anche per i professionisti e gli esperti di lingue straniere.

Orizzontalmente la griglia è suddivisa in 6 fasi di sviluppo che sono raggruppate in tre fasi principali (1.1 e 1.2, 2.1 e 2.2, 3.1 e 3.2). Vengono così inclusi i docenti con esperienze diverse e di diversi gradi di competenza. Queste fasi sono poi correlate a 4 ampie categorie di pratica professionale dei docenti di lingua: formazioni e qualifiche, competenze didattiche fondamentali, competenze generali e professionalità.

Verticalmente la griglia è suddivisa in 13 sottocategorie appartenenti alle 4 categorie principali sopracitate. Per un approfondimento si rimanda al link della EPG in italiano alla fine dell’articolo.

Gli scopi dell’EPG oltre la formazione degli insegnanti di L2/Ls

Gli scopi principali della griglia sono:

  • Assistere nel processo di autovalutazione e di mappatura delle competenze didattiche per docenti di lingua nel momento in cui il soggetto completa la griglia;
  • Delineare il profilo individuale e di gruppo dei docenti di lingua che appartengono a un’istituzione, determinare il livello di competenza raggiunto, secondo una serie di categorie e descrittori precisi;
  • Aiutare a identificare i bisogni per lo sviluppo professionale dei docenti e per i programmi di formazione;
  • Contribuire alla comprensione reciproca e alla comunicazione tra differenti sistemi didattici e tradizioni educative in Europa;
  • Promuovere la trasparenza tra i criteri didattici, facilitando così la mobilità dei docenti.

Nella guida alla EPG si legge: “È importante specificare che la EPG non intende essere considerata una lista per l’osservazione nei colloqui di lavoro o per il controllo dei risultati. Può solamente servire come ulteriore punto di riferimento per aspetti relativi alla selezione e alla valutazione dello staff. Il suo obiettivo principale è quello di fornire un’immagine reale delle fasi di sviluppo professionale dei docenti in vari Paesi europei per aiutarli a comprendere il loro potenziale di crescita”.

Ma perché per la formazione degli insegnanti di L2/Ls può essere utile avvalersi della griglia EPG?

Lo scopo ultimo della griglia EPG è quello di fornire un affidabile mezzo per delineare le competenze effettive e per migliorare la professionalità nel campo dell’insegnamento linguistico aumentando la qualità e l’efficacia della formazione degli insegnanti di L2/Ls e del loro sviluppo professionale.

Gli scopi specifici per i diversi utenti

Per i docenti di L2/Ls

I docenti  possono usare i descrittori dell’EPG per valutare le loro competenze nelle rispettive aree, in ogni momento del loro percorso professionale consultando i descrittori pertinenti e marcando la casella corrispondente nella griglia o parti di essa.

Per i formatori di docenti

Sulla base dei risultati di valutazione e autovalutazione dei docenti, i formatori possono valutare l’evoluzione delle competenze e i bisogni per la crescita dello staff. I profili individuali e di gruppo generati dalla griglia consentono ai formatori di dare specifici consigli e orientamento professionale ai docenti, per progettare vari programmi di formazione iniziale e continua.

Per i manager

La EPG non è stata progettata per la valutazione dello staff, ma può essere utilizzata dai manager come strumento ulteriore per porre l’attenzione su categorie e descrittori rilevanti. L’EPG stabilisce inoltre standard e criteri comuni che in questo modo forniscono maggiore oggettività quando i manager selezionano nuovi docenti per la loro istituzione (tenendo in mente il profilo del team già presente) o quando delegano i loro docenti a nuove responsabilità.

L’EPG, insieme a altre procedure e ulteriori strumenti appositi, può anche essere utilizzata per certificare le competenze dello staff.

La griglia EPG e la formazione continua

In conclusione, la griglia può essere un valido strumento per migliorare la formazione degli insegnanti di L2/LS  ma il suo uso in Italia appare ancora piuttosto limitato.

I corsi di laurea in didattica dell’italiano a stranieri, così come i master e altri percorsi formativi, difficilmente scelgono di adottare in tutto e per tutto questo strumento.
La griglia fornisce, in effetti, una presentazione veloce, visivamente gradevole ed efficace delle competenze del docente attraverso grafici e tabelle, garantendone quindi una fotografia oggettiva. Probabilmente però non tiene conto di tante altre variabili e peculiarità del singolo docente che non si possono certo ridurre ad una lista di “can do”. Capita anche che i manager che si occupano di formazione degli insegnanti di L2/Ls addirittura non la conoscano.

Sarebbe auspicabile che la griglia EPG venisse utilizzata per organizzare i contenuti dei diversi percorsi di formazione degli insegnanti di italiano L2/Ls, e non solo come unico strumento di valutazione di competenze. Inoltre la griglia dimostra come un insegnante di italiano L2, ma un insegnante di lingue in genere, non dovrebbe mai considerarsi “arrivato”: un insegnante di qualità deve mirare alla formazione continua arricchendo le proprie conoscenze e competenze.

Invitiamo tutti gli insegnanti e futuri insegnanti di lingue ad utilizzare la griglia per verificare il proprio profilo e magari mettere in discussione la propria formazione continua. Chi ne gioverà non sarà solo l’insegnante stesso ma anche gli studenti e futuri studenti.

Infine ecco il link alla griglia in lingua italiana: Griglia EPG (European Profiling Grid).
Vi riportiamo anche il link al sito ufficiale eGrid.

La formazione degli insegnanti di italiano L2

La griglia EPG come anche tutti gli altri documenti di politica linguistica dell’UE sono argomenti trattati nei nostri corsi di didattica dell’italiano a stranieri che sono utili non solo ai futuri docenti attualmente in formazione ma, proprio nell’ottica del lifelong learning, anche ai docenti che hanno già una pratica didattica alle spalle ma che vogliono continuare a formarsi.

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