Insegnanti di italiano L2: la testimonianza della Prof.ssa Mrunmayee Kore

Insegnanti di italiano L2: la Prof.ssa Mrunmayee Kore di IH Arezzo ci racconta la sua esperienza di insegnamento in diversi contesti.

insegnanti di italiano L2/Ls: la Prof.ssa Mrunmayee KoreGli insegnanti di italiano L2/Ls hanno spesso, nella propria esperienza lavorativa, un tratto comune costituito dalla ricchezza di esperienze che questo lavoro consente di maturare. Si può insegnare in contesti diversissimi, dai migranti ai professionisti, dai bambini agli studenti universitari, da chi apprende l’italiano spinto dalla passione e da motivazioni culturali a chi invece vuole semplicemente fare una vacanza linguistica.
È così che il bagaglio degli insegnanti di italiano L2 si arricchisce di sfaccettature diverse, apparentemente distanti ed a volte addirittura inaspettate. Si insegna in molti Paesi, a diversi profili di apprendenti ed in differenti contesti.
Raccogliamo la testimonianza della professoressa Mrunmayee Kore che ci racconta la sua esperienza di insegnante di italiano L2/Ls dapprima in India, nei CAS ed in una scuola di italiano per stranieri in Toscana dove ha accettato la sfida dell’online teaching.

L’insegnamento è sinonimo di apprendimento per me, sono un’insegnante con solo sei anni di docenza alle spalle, tuttavia, mi sembra di aver imparato molto più in questi sei anni che nel mio intero percorso scolastico e universitario: ho cominciato il mio percorso didattico in India, dove ho insegnato Francese e Italiano, e, dopo aver sperimentato anche l’insegnamento delle lingue nella mia nazione, ho deciso di venire in Italia per specializzarmi nell’insegnamento dell’italiano. Così, ho conseguito la laurea magistrale in ITAS (Italiano per insegnamento a stranieri) presso l’Università per Stranieri di Perugia.

Durante il percorso universitario, ho avuto anche la possibilità di insegnare ai richiedenti della protezione internazionale, mettendo in pratica le conoscenze teoriche e le tecniche didattiche acquisite studiate. La docenza nei CAS (Casa d’accoglienza straordinaria) mi ha aiutato a concretizzare e sperimentare le varie metodologie dell’insegnamento con studenti con background molto diversificato.

Due anni fa, ho cominciato a lavorare come docente di lingua italiana nella IH Arezzo Accademia Britannica e in questa scuola, mi si è aperto un mondo nuovo. Alla IH Arezzo, ho avuto l’opportunità di insegnare italiano agli studenti americani che vengono in Italia per frequentare un semestre universitario. I corsi durano 3-4 mesi con 8 ore settimanali di lezioni d’italiano.

Gli studenti fanno un test di piazzamento all’inizio e poi seguono il programma del livello più adatto a loro che mira a sviluppare le loro conoscenze linguistico-grammaticali usando soprattutto le attività di comunicazione.

All’inizio il metodo induttivo spaventa gli studenti, ma proseguendo, li aiuta a osservare, capire le regole e le funzioni e a diventare autonomi nel proprio apprendimento. Il percorso degli studenti è monitorato tramite una valutazione continua, diretta e indiretta: gli studenti vengono sottoposti a quiz periodici, un test semestrale e un test finale, inoltre, tutti i quiz e test valutano le loro conoscenze acquisite durante il corso. Allo stesso tempo, le 4 abilità, (lettura, scrittura, parlato e ascolto) vengono sviluppate e verificate tramite uscite in città, letture di annunci, giornali e quotidiani ecc. Essendo l’accuratezza e la scioltezza le parti fondamentali della produzione linguistica, un feedback concreto e reale è apprezzato molto dagli studenti, l’approccio comunicativo li affascina molto aiutandoli a “immergersi” nella lingua e cultura italiana.

Insegnare in questa scuola mi ha aiutato crescere come insegnante. L’approccio all’insegnamento è molto moderno. Ampio spazio viene infatti dato alla tecnologia: piattaforma dedicata per comunicare i compiti e i temi affrontati durante le lezioni, l’uso del proiettore per guardare i video, verifiche dei concetti appresi tramite i giochi con Kahoot, quizlet etc.

Trovarsi ad insegnare in classi con abilità diverse era una sfida all’inizio, ma il sostegno continuo della direttrice della scuola mi ha aiutato con la gestione delle lezioni. Le proposte riguardanti il sillabo e il corso vengono sempre accolte con entusiasmo dalla scuola.

Con l’emergenza sanitaria ancora in corso, ci siamo trovati davanti ad una situazione nuova. Da un giorno all’altro siamo riusciti ad organizzare l’insegnamento dell’italiano on-line. Insegnare italiano L2 online sembrava veramente spaventoso, ma dopo una specifica formazione da parte della scuola in poche ore ero già on-line con la mia classe. Ora posso dire di essere un’esperta nell’online teaching.

Ci sono delle formazioni continue di crescita professionale dove gli esperti ci forniscono delle informazioni sulle innovazioni metodologie, su tecniche nuove e diverse da proporre agli studenti.

La mia esperienza come insegnante di italiano L2/Ls è stata ed è tuttora molto gratificante: ho avuto la possibilità di insegnare a persone provenienti da tutte le parti del mondo, conoscere la loro vita e le loro esperienze. Dopo aver lavorato come insegnante a tempo pieno, vorrei dare un consiglio ai futuri insegnanti di italiano L2: l’insegnamento è una passione piuttosto che un mestiere, fatelo solo se ve la sentite veramente, perché abbiamo il potere di costruire un futuro ai nostri studenti.

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