Le griglie di valutazione Cedils, Dils-PG e Ditals sono un argomento già affrontato in passato ma su cui, in seguito alle recenti novità, è il caso di ritornare.
Attenzione!
In questo articolo non parliamo dei punteggi riconosciuti ai titoli di specializzazione in italiano L2, reperibili seguendo il link precedente, ma delle griglie di valutazione adottate dagli enti certificatori nella valutazione delle prove d’esame.
Nel 2020 sono state rese note le griglie di valutazione Cedils.
Un altro motivo per cui ci occupiamo delle griglie di valutazione Cedils, Ditals e Dils-PG è che sono per noi argomento di studio e di applicazione quotidiana in quanto i feedback che i nostri docenti forniscono, durante i corsi di didattica dell’italiano L2 o nelle simulazioni d’esame, rispettano fedelmente i criteri stabiliti dagli enti certificatori per garantire una simulazione più vicina possibile possibile all’esame reale anche per quanto riguarda la valutazione. Cerchiamo piuttosto di essere più severi in realtà, ma questo si è sempre rivelato un vantaggio per i nostri corsisti.
Una premessa importante, valida per tutte e tre le certificazioni, riguarda il valore del punteggio ottenuto che resta confinato e circoscritto all’esame ed al rapporto tra candidato ed ente certificatore.
Ottenere il titolo di specializzazione in italiano L2 con il punteggio minimo o massimo non comporta alcun effetto per la valutazione del titolo stesso nelle graduatorie dei docenti per la scuola pubblica. Indipendentemente dal punteggio con cui è stata conseguita la certificazione infatti viene riconosciuto lo stesso punteggio nelle graduatorie dei docenti.
Fatta questa premessa analizziamo nel dettaglio le griglie di valutazione e i criteri adottati da ciascun ente certificatore.
Griglie di valutazione Cedils
Prima di analizzare i criteri e le griglie di valutazione Cedils, riprendiamo brevemente la struttura dell’esame.
L’esame Cedils è composto da 5 diverse prove a cui è attribuito un punteggio specifico:
- Un questionario di 7 quesiti, 5 a scelta multipla, 2 con risposta aperta, su temi di glottodidattica generale (20 punti);
- Una prova di didattizzazione di materiale autentico tratto da giornali, televisione, libri, manuali o Internet (30 punti);
- Un commento critico di materiale didattico una UD tratta da un manuale di italiano per stranieri (20 punti);
- La schematizzazione di un aspetto grammaticale o sociolinguistico dell’italiano (20 punti);
- Una riflessione su aspetti culturali e sulla modalità di presentazione in classe: un quesito su un tema di cultura italiana (vita quotidiana, attualità, politica, abitudini, ecc.) e sulla comunicazione interculturale. Questa prova può essere svolta in forma scritta o orale su decisione della commissione. Nel caso in cui la prova sia orale, il candidato sarà chiamato a rispondere al quesito per 3-4 minuti durante lo svolgimento delle altre prove scritte (10 punti).
Il tempo a disposizione del candidato per lo svolgimento dell’esame è di 5 ore ed è il candidato a scegliere quanto tempo dedicare a ciascuna prova.
Entriamo però adesso nel dettaglio della valutazione.
La prima prova dell’esame Cedils, e cioè il questionario glottodidattico è senza dubbio la prova più oggettiva. Per le domande a scelta multipla sono assegnati 2 punti per ogni risposta esatta, zero punti se errata o mancante. Mentre per le domande aperte vengono assegnati 5 punti per ogni risposta corretta, 4 punti se non completa ma corretta, 3 se sufficiente e corretta e così via fino a 0 punti se completamente errata o mancante.
Per la seconda prova di didattizzazione di materiale autentico, occorre prestare maggiore attenzione perché è la prova a cui è attribuito il punteggio più alto (30 punti). Il punteggio è distribuito tenendo conto della correttezza e pertinenza di vari parametri: destinatari, livello linguistico, prerequisiti, obiettivi, prima fase dell’UD, seconda fase dell’UD (in questa prova infatti viene richiesto di elaborare sempre e solo 2 fasi), ed infine coerenza, coesione e gradualità nella presentazione delle varie attività.
Per il commento critico di materiale didattico invece la valutazione è basata sulla completezza e correttezza e se sia o meno motivato da considerazioni glottodidattiche pertinenti. Un commento critico completo è un testo con osservazioni sui destinatari, sul livello linguistico, sull’aspetto grafico, approccio glottodidattico, riflessione sulla grammatica, fasi dell’UD, abilità sviluppate, tipologie di test e materiali, attività ed esercizi e relative consegne, aspetti culturali, obiettivi ed eventuali integrazioni coerenti.
Per quanto riguarda la valutazione della quarta prova (schematizzazione di un aspetto grammaticale o sociolinguistico dell’italiano), gli elementi che vengono valutati riguardano l’elaborazione delle varie fasi del procedimento induttivo di riflessione sulla lingua, la coerenza con il livello e i destinatari indicati nella traccia, esercizi e attività che devono essere ben strutturati e con esempi concreti ed infine la completezza della regola presentata in merito agli usi e le funzioni.
Per la valutazione della riflessione sugli aspetti culturali e sulle modalità di presentazione in classe, la quinta prova, viene valutata dividendo la risposta in 2 parti differenti: la prima parte relativa al quesito teorico e la seconda parte relativa all’aspetto pratico (modalità di presentazione dell’argomento in un’ipotetica classe), di queste due parti viene valutata la coerenza, la coesione e la gradualità.
Il punteggio minimo per superare l’esame è 66/100.
Per punteggi sopra gli 80/100 si assegna la certificazione “con distinzione“; in caso di punteggio superiore a 90/100 si assegna la certificazione “di prima classe“. Vengono valutati solo gli elaborati che contengono lo svolgimento di tutte le 5 prove, dunque se il candidato non svolge una prova non supera l’intero esame esame e non avrà la possibilità di ripetere la prova non svolta, ma dovrà svolgere nuovamente l’esame completo.
Griglie di valutazione Dils-PG II
L’esame Dils-PG II è composto da tre fascicoli d’esame, che rimandano ai tre saperi individuati: il sapere, il saper riflettere e il saper fare.
Le aree che vengono verificate sono le seguenti: le conoscenze teoriche, suddivise in conoscenze glottodidattiche e metalinguistiche; la consapevolezza metodologica-didattica, composta dall’analisi dei materiali didattici e dall’osservazione della classe; ed infine le capacità operative, che comprendono la progettazione e costruzione di materiali didattici, le capacità gestionali e i “media education”.
Nella valutazione della prova, il primo fascicolo ha un peso di 49 punti, il secondo di 47 punti e il terzo di 50 punti. Il punteggio massimo complessivo risulta quindi di 146 punti ed il risultato finale è calcolato sommando i punteggi conseguiti nelle singole prove. Il valore numerico ottenuto viene poi trasformato in:
A per un punteggio tra 146 e 127 punti;
B per un punteggio tra 126 e 107 punti;
C per un punteggio tra 106 e 87 punti;
D per un punteggio inferiore a 87 punti.
Per superare la prova è necessario ottenere almeno la sufficienza (il grado C), che è data dal 60% del punteggio complessivo.
Le prove vengono corrette e valutate da esaminatori del CVCL, secondo criteri e scale di punteggi prestabiliti ed in particolare:
– Per gli item oggettivi vengono calcolati 0 punti, per ogni risposta omessa o errata, e da 0,5 a 1 punto per ogni risposta corretta, a seconda del compito richiesto.
– Per gli item soggettivi, il punteggio e la valutazione variano a seconda del fascicolo di riferimento:
- Per le domande relative alle conoscenze glottodidattiche, all’osservazione della classe e alle capacità gestionali sono utilizzati i seguenti criteri: rilevanza e pertinenza del contenuto e chiarezza espositiva, con scale che variano da 0,5 a 2 a seconda della domanda;
- Per le domande relative alle capacità operative, finalizzate, in modo particolare, alla creazione di unità di insegnamento/apprendimento e di attività didattiche, sono utilizzati i seguenti criteri: coerenza delle attività proposte con gli obiettivi indicati e strutturazione/articolazione chiara delle attività proposte, con scale che variano da 0,5 a 3 a seconda del compito richiesto.
Criteri di valutazione Ditals II
Analizziamo adesso i criteri di valutazione della prova d’esame della certificazione Ditals II. Anche in questo caso la struttura dell’esame è descritta approfonditamente in questa pagina e ve la riproponiamo brevemente.
L’esame è suddiviso in 4 sezioni così ripartite:
- SEZIONE A: Analisi di materiali didattici (punteggio minimo 12, massimo 20);
- SEZIONE B: Costruzione di materiali didattici (punteggio minimo 12, massimo 20);
- SEZIONE C: Conoscenze glottodidattiche (punteggio minimo 24, massimo 40);
- SEZIONE D: Competenze glottodidattiche orali (punteggio minimo 12, massimo 20).
Ciascuna sezione poi è a sua volta suddivisa in più quesiti.
La sezione A è formata da 5 quesiti; la sezione B da 3 quesiti (rispettivamente: progettazione di un percorso didattico, costruzione di un’attività didattica, costruzione di una prova di verifica); la sezione C è formata da 12 quesiti a risposta chiusa e 2 tracce da sviluppare; ed infine la sezione D è formata da 2 quesiti (rispettivamente: dare spiegazioni e correggere errori e fornire istruzioni per la realizzazione di un compito).
Approfondiamo ora la valutazione di ogni singola prova.
Per la sezione A il punteggio massimo per ogni domanda è di 4 punti e viene valutata l’attinenza al quesito, la completezza delle informazioni, le modalità di sviluppo dell’argomento e l’appropriatezza stilistica.
Per quanto riguarda la sezione B, i criteri di valutazione sono molto complessi in quanto divisi per ciascun quesito. Per il quesito B.1 si seguono i seguenti parametri:
- Motivazioni adottate per giustificare l’utilizzazione didattica del testo input in relazione ai destinatari e agli obiettivi indicati;
- La coerenza rispetto alla tipologia e al livello dei destinatari indicati;
- L’adeguatezza al contesto di apprendimento indicato;
- La coerenza e focalizzazione degli obiettivi didattici in relazione ai discenti;
- Coerenza rispetto all’approccio e al modello operativo indicati;
- Correttezza della sequenzialità, dei contenuti, della gestione del tempo e dello svolgimento delle fasi del percorso didattico.
Per il quesito B.2:
- Adeguatezza della tecnica scelta in relazione all’obiettivo indicato
- Coerenza dell’attività formulata con la fase scelta
- Correttezza della modalità di presentazione indicata
- Adeguatezza della formulazione delle istruzioni in relazione alla tipologia dei discenti
- Criteri di efficacia dell’attività svolta: contenuti linguistici, affettivi e culturali in relazione alla tipologia del discente indicata
Per il quesito B.3:
- Coerenza con l’obiettivo o gli obiettivi indicati.
- Coerenza con il percorso didattico proposto in B1.
- Criteri di efficacia della modalità di valutazione indicata per la prova di verifica.
- Valuta l’efficacia dell’attività realizzata
Per quanto riguarda la sezione C, i parametri di valutazione sono gli stessi della sezione A ma in aggiunta viene valutato anche il contributo personale e/o citazioni appropriate. Per questa sezione c’è però una penalizzazione in più relativamente alle 2 tracce da sviluppare. Per rispondere a questi quesiti infatti c’è un range di parole entro cui rimanere ovvero tra le 250 e le 350 parole. In considerazione del fatto che la prova di esame richiede il rispetto di un numero prestabilito di parole per l’elaborazione delle tracce, è prevista una penalizzazione nel caso in cui il candidato utilizzi un numero inferiore/superiore di parole.
In particolare:
- da 10 a 50 parole in più: -0,5 punti
- da 10 a 50 parole in meno: – 1 punti
- oltre 50 parole in più: -1,5 punti
- oltre 50 parole in meno: – 2 punti
La Ditals è l’unica certificazione che prevede questo tipo di penalizzazione.
Infine, l’ultima sezione, la sezione D, è valutata in base ai parametri di Ideazione, capacità comunicativa, adeguatezza e contenuti.
Altra caratteristica peculiare della certificazione Ditals è la cosiddetta capitalizzazione delle prove superate.
Per ottenere la Certificazione DITALS di II livello il candidato deve raggiungere un punteggio minimo in tutte le sezioni di cui si compone l’esame. Ma se il candidato raggiunge il punteggio minimo solo in una o più sezioni, il risultato ottenuto è capitalizzabile ed il candidato potrà sostenere nuovamente solo le prove relative alle sezioni non superate, entro tre anni dalla data nella quale ha sostenuto l’esame per la prima volta.
È disponibile un pdf con criteri e griglie di valutazione ditals II.
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