Il decreto sull’integrazione degli alunni stranieri e rafforzamento del sostegno ai ragazzi con disabilità è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri.
Chiariamo subito che l’entrata in vigore del provvedimento è diventata effettiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 31 maggio, del decreto legge approvato nella seduta 24 maggio 2024 e denominato “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di Università e ricerca”.
Il riferimento all’integrazione contenuta a cui si è fatto riferimento nella presentazione del decreto legge ha già fatto discutere i docenti che, avendo ormai da anni superato il concetto di integrazione, preferiscono fare ormai riferimento al concetto di inclusione.
Insegnamento della lingua italiana agli stranieri
Il primo obiettivo del decreto scuola riguarda l’insegnamento della lingua italiana a studenti stranieri non in possesso di un adeguato livello di conoscenza dell’italiano come lingua di comunicazione e di studio, al fine di favorire una migliore inclusione ed evitare il mantenimento di gravi deficit di conoscenza della lingua anche nel percorso di studi successivo. Secondo quanto riportato dal Ministero, infatti, il tasso di dispersione scolastica di questi studenti in Italia si attesterebbe oltre il 30%, a differenza di quello che riguarda gli studenti italiani, che invece si fermerebbe al 9,8%.
Più nello specifico, la prima parte del provvedimento riguarda le classi in cui gli studenti di origini straniere neoarrivati o con deficit nella lingua italiana sono uguali o superiori al 20% del totale degli studenti.
Per questi alunni sono previste due misure:
- A partire dal 2025, la misura principale prevede la presenza di un docente di potenziamento appositamente formato, attraverso quella che il Ministero definisce come una “rimodulazione degli organici”;
- Dal prossimo anno scolastico 2024/2025, saranno invece previsti dei fondi PON allo scopo di organizzare dei corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento.
Ci aspettiamo quindi che la figura del docente di italiano L2 sia sempre più richiesta e diffusa, a partire dalla necessità di organizzare i corsi previsti con i fondi PON. Al contempo, ipotizziamo e auspichiamo l’utilizzo di docenti afferenti alla classe di concorso A023 nel potenziamento previsto a partire dal 2025, essendo questi docenti gli unici già formati e specializzati nell’insegnamento dell’italiano a stranieri.
I docenti abilitati nella classe di concorso A-23 chiedono peraltro da tempo l’ampliamento dell’inserimento nell’organico delle scuole di ogni ordine e grado, come scritto anche in un documento a loro firma che raccoglie le criticità di questa classe di concorso.
Potenziamento del sostegno e titoli conseguiti all’estero
Il secondo obiettivo del decreto scuola concerne invece l’attività di sostegno didattico degli studenti con disabilità per i quali il governo mira ad ampliare l’organico dei docenti di sostegno specializzati e, al contempo, a garantire la continuità didattica ai ragazzi anche nel caso di docenti non di ruolo.
In riferimento a questa parte del decreto, sono previste tre principali misure:
- In primis, dei nuovi percorsi di specializzazione sul sostegno che saranno erogati da INDIRE e saranno destinati ai docenti che lavorano da anni sul sostegno e che non hanno ancora conseguito la relativa specializzazione. L’intervento, di natura transitoria ed eccezionale, si rivolge ad una platea di circa 85 mila docenti che l’attuale sistema di specializzazione non è riuscito ad intercettare.
- In secundis, si interverrà sul mancato riconoscimento dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero, permettendo a chi ha conseguito tali titoli di accedere a dei percorsi di specializzazione ad hoc, sempre erogati da INDIRE.
- L’ultima misura riguarda poi la già anticipata continuità didattica, di cui tanto si è discusso in questi ultimi mesi. Viene ovvero prevista la possibilità, da parte delle famiglie dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente di sostegno in servizio nel precedente anno scolastico.
Valutazione e mobilità dei dirigenti scolastici
Le ulteriori misure previste dal decreto appena approvato riguardano, infine, i dirigenti scolastici e sono due, ovvero:
- La possibilità di valutare in maniera oggettiva e trasparente i dirigenti scolastici, sulla base di obiettivi definiti e misurabili, al fine di riconoscere una retribuzione anche in base al raggiungimento degli obiettivi;
- Un aumento della mobilità per il prossimo anno scolastico grazie all’innalzamento della percentuale (fino al 100%) di posti disponibili a beneficio della mobilità dei dirigenti attualmente nei ruoli.