Dove si insegna con A023? Da quando questa classe di concorso è stata istituita, nel 2016, l’interrogativo è ricorrente tra docenti ed aspiranti docenti che non conoscono la realtà dei CPIA in cui lavorano i docenti di A023. Ma per i docenti nella classe di concorso A023 potrebbe cambiare radicalmente. Dal 2012 i titoli di specializzazione in Italiano L2 sono riconosciuti all’interno della scuola pubblica con punteggi sempre maggiori ed in diversi contesti ma l’ultima novità del Ministero dell’Istruzione sembra essere una svolta attesa da tempo.
L’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale infatti, organismo del Ministero dell’istruzione, ha recentemente pubblicato un nuovo documento dal titolo: “Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori“.
Nel documento vengono proposte delle linee guida e possibili modalità organizzative delle scuole, in considerazione dei cambiamenti avvenuti nel paesaggio multiculturale della scuola italiana negli ultimi dieci anni.
Le attenzioni degli Uffici Scolastici Regionali
Le nuove proposte riguardano prima di tutto gli Uffici Scolastici Regionali che hanno il compito di regolare le iscrizioni e le modalità di inserimento di alunni provenienti da contesti migratori. Gli USR possono programmare gli organici dei docenti sulla base di una previsione dei nuovi arrivi.
Questa valutazione consentirebbe di assegnare un maggior numero di insegnanti e formare classi meno numerose, agli istituti con alte percentuali di alunni NAI (neoarrivati in Italia) e che si trovano in contesti di complessità sociale.
Gli Uffici Scolastici Regionali potrebbero quindi anche incentivare un’adeguata dotazione di organico a quegli istituti scolastici che hanno inserito nel proprio Piano dell’Offerta Formativa i laboratori di italiano L2.
Nuove proposte per Italiano L2 e la classe di concorso A023
L’apprendimento dell’italiano risulta ovviamente centrale per gli alunni provenienti da contesti migratori. Sono state quindi avanzate cinque proposte per migliorare i piani di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2 all’interno del contesto scolastico.
In particolar modo, l’attenzione si pone finalmente sulla classe di concorso A023 (insegnamento della lingua italiana a discenti di lingua straniera), parlando non solo di un potenziamento del numero di posti relativi a questa classe, ma anche di una ridistribuzione dei posti.
Mentre, attualmente, l’insegnamento della lingua italiana ad apprendenti stranieri avviene esclusivamente nei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) dove si insegna con A023, le prospettive future si allargano anche agli altri ordini scolastici per implementare e sostenere la lingua dello studio, colonna sonora di tutti gli apprendimenti disciplinari.
Formazione dei docenti
Nella parte conclusiva, le linee guida focalizzano l’attenzione sulla formazione specifica del personale scolastico e in particolare dei docenti. Tra le necessarie competenze per l’insegnamento della lingua italiana L2 vengono riportate:
- La conoscenza dei riferimenti glottodidattici che sono alla base dell’apprendimento di una seconda lingua;
- La programmazione connessa ai livelli linguistici e le modalità per accompagnare e valutare progressi e acquisizioni nell’apprendimento linguistico, così come formalizzati nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, 2001;
- capacità di rispondere in maniera efficace, e con metodologie adeguate, in base ai bisogni linguistici di ciascun apprendente.
Tutte competenze e conoscenze fondamentali per la formazione dei docenti di italiano L2, ampiamente trattate infatti anche all’interno dei nostri corsi di didattica dell’italiano a stranieri.
L’evoluzione dell’italiano L2 e la classe di concorso A023
L’attenzione della scuola pubblica all’italiano come lingua straniera risale ormai a 10 anni fa, quando in occasione del concorso a cattedra 2012, comparirono per la prima volta, tra i titoli che attribuivano punteggio, le certificazioni glottodidattiche. All’epoca si trattava di titoli poco conosciuti anche se ormai alcuni di questi erano stati istituiti da più di un lustro; il punteggio riconosciuto in quella occasione era di appena 0,25 punti.
Negli anni una valutazione sempre crescente fino a quando, nel 2016, l’allora MIUR cristallizzò in un elenco i titoli di specializzazione in italiano L2, tra i requisiti di accesso alla neo istituita classe di concorso A023.
Dall’istituzione della A023 le petizioni dei docenti e le richieste ai Ministri dell’Istruzione si sono succedute denunciando criticità e vuoti normativi e sollecitando la presenza dei docenti di italiano come L2 nelle scuole di ogni ordine e grado. Infatti la risposta alla domanda “Dove si insegna con A023?” dall’istituzione di questa classe di concorso, fino al momento in cui scriviamo, è “nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti”, unico contesto in cui trovano posto i docenti abilitati in questa classe di concorso.
Nel 2020 il grande pubblico inizia a conoscere davvero questi titoli che, con l’istituzione delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) divengono noti a docenti ed aspiranti docenti grazie al punteggio riconosciuto in tutte le classi di concorso. Trattandosi di un titolo relativamente nuovo, conseguirlo o meno costituisce un vantaggio che va al di là del punteggio che è ormai molto elevato (3 punti).
Nel novembre 2021 un aggiornamento delle tabelle di valutazione titoli triplica il punteggio riconosciuto alle certificazioni glottodidattiche portandolo da 1,25 a 3,75 per i concorsi a cattedra.
Il documento Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori viene pubblicato nel marzo 2022 e quanto emerge sembra andare esattamente nella direzione da tanto tempo auspicata, ovvero un “potenziamento del numero di posti nella classe di concorso A23, da assegnare non solo ai Centri di istruzione per adulti, ma anche agli altri ordini scolastici per sostenere la lingua dello studio.” come si legge al punto 3.3 del documento.
Grazie alla nostra ultradecennale esperienza di formatori nell’ambito specifico della didattica dell’italiano a stranieri ed alle collaborazioni che in questi anni ci hanno consentito di formare docenti di istituti scolastici su tutto il territorio nazionale con specifici accordi, abbiamo tutte le competenze e la convinta intenzione di continuare a supportare docenti ed istituzioni scolastiche per la realizzazione del previsto “piano di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2, diffuso e di qualità, da realizzarsi in maniera capillare e continuativa, in collaborazione con enti, associazioni, insegnanti specialisti”.
Ci auguriamo che la risposta alla domanda iniziale “Dove si insegna con A023?” possa esser presto “Nelle scuole di ogni ordine e grado”.