Insegnanti di italiano L2 nella scuola pubblica di ogni ordine e grado. Questa è l’idea ispiratrice di un gruppo di insegnanti di italiano L2, a cui si uniscono anche gli aspiranti docenti di italiano a stranieri nella A023. Organizzati in un gruppo social intendono inviare una lettera alla Ministra Azzolina e raccolgono firme ed adesioni affinché venga riconosciuto il ruolo degli insegnanti nella classe di concorso A023.
Da sempre prestiamo orecchio e voce, tramite il nostro blog, ai fermenti legati al mondo dell’italiano a stranieri.
Come già successo in passato con un’altra iniziativa simile che metteva in luce le criticità e i vuoti normativi della A023, rivendicando il ruolo degli insegnanti di italiano L2 nella scuola pubblica, riportiamo di seguito il testo della lettera che è possibile firmare aderendo al gruppo Facebook (vedi link alla fine dell’articolo).
Alla cortese attenzione della Ministra della Pubblica Istruzione On. Lucia Azzolina
Siamo un gruppo di insegnanti e aspiranti insegnanti appartenenti alla classe di concorso A023 (Lingua italiana per discenti di lingua straniera, alloglotti). Vorremmo sottoporre alla Sua attenzione una problematica che riteniamo abbia una rilevante importanza sia a livello della pubblica istruzione che, più in generale, a livello sociale.
Con passione e dedizione ci occupiamo dell’insegnamento dell’italiano a stranieri, adulti e bambini/e, convinti che, trasmettendo attivamente ed efficacemente la conoscenza della lingua e della cultura italiana, si possa contribuire notevolmente alla creazione di una società (presente e futura) migliore e più inclusiva. Per accedere a questa CDC abbiamo conseguito titoli e certificazioni specifiche che ci hanno formato per insegnare a uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, richiedenti asilo, studenti e studentesse delle università.
Purtroppo il sistema, ad oggi, rema contro questa nostra intenzione. Dalla sua creazione, nel 2016, la classe di concorso A023 è rimasta “confinata” ai soli CPIA, impedendo a noi insegnanti di accedere agli altri ordini di scuola per svolgere il nostro importante lavoro. Eppure, come senz’altro ha ben presente, moltissimi istituti su tutto il territorio nazionale registrano un notevole numero di alunne e alunni stranieri, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. Il nostro lavoro, la nostra formazione e la nostra professionalità permetterebbero di attivare nelle scuole percorsi non solo di prima alfabetizzazione (destinati a coloro che, neo-arrivati, non parlano né comprendono la nostra lingua), ma anche di consolidamento, approfondimento dei linguaggi dello studio e il raggiungimento di un livello ottimale della lingua italiana per queste persone.
Al contrario, quello che avviene spesso e volentieri, è che per costoro l’apprendimento dell’italiano L2 sia affidato a figure che, per quanto competenti nel loro ambito, per formazione e vocazione si occupano di altro (insegnanti di sostegno, insegnanti di lingue, volontari, personale esterno…). Inoltre, in alcuni casi, i progetti dedicati ad alunne e alunni stranieri hanno una durata insufficiente e impediscono loro di raggiungere un livello di lingua italiana anche minimamente soddisfacente. In altri casi, tristemente, non esiste alcun progetto loro destinato. Ciò comporta che vengano “abbandonate/i” a loro stesse/i nelle classi, in attesa che singolarmente e autonomamente in qualche modo imparino la nostra lingua. L’insuccesso scolastico, l’inserimento non adeguato nel mondo del lavoro e la scarsa integrazione nel tessuto sociale ne sono le dirette conseguenze.
La creazione di questa CDC ha svolto l’importante compito di sancire che insegnare l’italiano come seconda lingua (L2) o lingua straniera (LS) non è equiparabile all’insegnamento dell’italiano a persone italiane o di una lingua straniera. Ha inoltre stabilito la necessità di una formazione specifica, differente, che noi ci siamo impegnate/i ad acquisire e continuiamo ad approfondire ed aggiornare.
Chiediamo dunque perché il nostro lavoro nelle scuole pubbliche, se e quando viene svolto, è fatto da altre figure? Perché ci si aspetta che un/un’insegnante di matematica (o di arte, musica…) sia qualificato/a e non improvvisato/a mentre per insegnare italiano a persone straniere ci si affida a insegnanti qualsiasi?
Le recenti nomine da GPS hanno messo in risalto questa questione. Solo una manciata di noi ha avuto accesso ai CPIA e anche in questi istituti la situazione risulta essere per nulla ottimale. Le cattedre di lingua italiana ad alloglotti vengono ancora assegnate a docenti della primaria, sicuramente formate/i per lavorare con bambini madrelingua, ma molto spesso senza formazione specifica né esperienza nell’insegnamento della lingua italiana L2. Appare necessario, a questo riguardo, sottolineare la disparità di formazione e preparazione delle due tipologie di docenti. I requisiti di accesso alla classe di concorso A023 sono numerosi: possesso di laurea magistrale, titolo di specializzazione in italiano L2 (Ditals II / Dils-PG II / Cedils, Diploma di specializzazione di durata biennale per un totale di 120 CFU in didattica dell’italiano a stranieri, o Master di I o II livello in didattica dell’italiano a stranieri) nonché 72 CFU in specifici settori disciplinari. Gli/le insegnanti della scuola primaria sono spesso in possesso del solo diploma magistrale o della laurea in Scienze della formazione primaria che niente ha a che vedere con la didattica della lingua italiana a stranieri.
Nonostante ciò, ai/alle docenti reclutati/e nell’ambito della classe di concorso A023 nei CPIA (numero molto esiguo, che, di fatto, impedisce alle graduatorie di scorrere), vengono spesso assegnate addirittura altre materie di insegnamento: lettere, storia e geografia nei percorsi di istruzione di primo livello, inglese o spagnolo, e così via in base al curriculum personale, e raramente svolgono il ruolo per cui sono stati/e contattati/e. Dal momento che anche nella scuola primaria si lamenta spesso la mancanza di personale, chiediamo perché si permette che docenti con formazione per lavorare in tale ordine di scuola lavorino invece in un ambito per cui esiste già una figura professionale ben definita e una corrispondente classe di concorso? Non solo, la formazione A023 è spendibile sia sulla didattica dell’italiano L2 per i corsi di lingua sia per l’affiancamento dei docenti di materia della scuola media, come ItalStudio. C’è però la necessità di una regolamentazione all’interno dei CPIA, oltre che di un ampliamento di questa classe di concorso ad altri ordini di scuola.
Durante il recente periodo di lockdown studenti e studentesse, insegnanti e famiglie hanno dovuto, con difficoltà e sacrifici, portare avanti l’impegno educativo, spesso tramite la didattica a distanza. Purtroppo le alunne e gli alunni stranieri e le loro famiglie, in questo contesto, sono stati ancora una volta penalizzati/e a causa del loro scarso accesso ai mezzi necessari per portare avanti la DaD e alla mancanza anche di quelle poche ore di progetti dedicati.
È anche per questo che, nel particolare momento storico che stiamo vivendo, denso di sfide e questioni impellenti per il Suo Dicastero, ci troviamo a chiedere che la CDC A023 venga aperta a tutti gli ordini di scuola, al più presto, e che le cattedre adibite all’insegnamento della lingua italiana a persone straniere nei CPIA vengano riservate a docenti reclutati/e dalla cdc A023.
Le nostre scuole accolgono un altissimo numero di studentesse e studenti stranieri che aspettano solo l’occasione di entrare a far parte della nostra società a pieno titolo, apprendere la nostra lingua e immergersi nella nostra cultura. Noi insegnanti di italiano L2 siamo pronti/e a dotare loro degli strumenti necessari per raggiungere questo importante obiettivo. Tutti e tutte attendiamo che le istituzioni facciano al più presto questo importante ma imprescindibile passo.
Fiduciosi/e del Suo ascolto, La ringraziamo dell’attenzione che, speriamo, ci voglia riservare.
Distinti saluti
Insegnanti di italiano L2 nella scuola pubblica di ogni ordine e grado.
Segue lista delle firme degli insegnanti ed aspiranti insegnanti della classe di concorso A023. Attualmente sono state raccolte oltre 200 firme.
Docenti e aspiranti docenti di A023 possono aggiungere la propria firma alla lettera aderendo al gruppo Facebook CDC A023: italiano per stranieri in ogni ordine di scuola.