Le lingue fischiate (whistled languages) sono una forma di comunicazione che sfida ogni aspettativa in un mondo dominato da lingue con parole scritte e parlate.
I whistled language esistono, resistono e raccontano un lato sorprendente dell’ingegno umano: trasformare parole in melodie e fischi per comunicare in ambienti (ed a distanze) in cui sarebbe impossibile utilizzare la voce umana.
Le lingue fischiate riproducono suoni o strutture di una lingua parlata utilizzando esclusivamente i fischi che quindi codificano parole vere e proprie. Non si tratta di linguaggi artificiali o simbolici come il codice Morse ma di veri e propri adattamenti acustici di lingue esistenti.
Chi parla una lingua fischiata quindi è bilingue e parla la versione “normale” della lingua fischiandola all’occorrenza.
Già, all’occorrenza, perché il motivo per cui si usano le lingue fischiate risiede proprio nella maggiore portata del fischio rispetto alla lingua parlata. Frasi e parole fischiate possono viaggiare a chilometri di distanza in ambienti in cui gli spostamenti sono difficili per caratteristiche orografiche o a causa della fitta vegetazione.
Si tratta davvero di lingue?
Dal punto di vista teorico, le lingue fischiate non costituiscono lingue indipendenti, ma sono modalità alternative di articolazione di una lingua naturale.
In molti casi, il whistled speech viene trattato alla stregua di un registro situazionale o di una modalità fonologica alternativa e le lingue fischiate sono considerate “adattamenti linguistici estremi”.
Costituiscono un patrimonio in pericolo che sta scomparendo a causa dell’urbanizzazione e della telefonia cellulare.
Il riconoscimento di patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO è uno degli sforzi posti in essere per la loro conservazione, come nel caso del Silbo Gomero.
Dove si parlano le lingue fischiate?
Le lingue fischiate (alcuni esempi di questi linguaggi si possono ascoltare cliccando sui link seguenti), sebbene estremamente rare, si sono sviluppate in diverse parti del mondo. Gli esempi più conosciuti sono:
- Il Silbo Gomero “parlato” sull’isola di La Gomera, nelle Canarie. Forse è la lingua fischiata più studiata e documentata oltre ad essere insegnato formalmente, con status di patrimonio UNESCO. La trasmissione è fonologicamente ridotta ma riproduce il castigliano con estrema fedeltà.
- Il Kuş Dili (letteralmente “lingua degli uccelli”). È usata in Turchia, nella regione del Mar Nero, per comunicare tra gli abitanti delle valli montuose, principalmente agricoltori. Studi acustici hanno evidenziato la capacità dei parlanti di distinguere enunciati anche in assenza di articolazione consonantica chiara, facendo affidamento su ritmo e contorni melodici.
- Il Mazateco fischiato presente in Messico, dove alcuni parlanti del mazateco, una lingua della famiglia otomangue, lo trasformano in un fischio complesso e perfettamente comprensibile ai nativi.
- Altre comunità con lingue fischiate si trovano in Grecia, in Ghana, in Nepal e nel Laos.
Come funzionano le lingue fischiate
Il principio base delle lingue fischiate è semplice ma l’esecuzione risulta piuttosto sofisticata: si sostituiscono frequenze vocali con toni acuti, si cerca di mantenere il ritmo e l’intonazione o l’articolazione fonemica.
Alcune lingue tonali si prestano particolarmente ad essere fischiate perché il significato delle parole dipende molto dalla variazione dei toni, che è replicabile con il fischio; è il caso del mazateco ad esempio.
Le lingue fischiate pongono questioni interessanti per la linguistica generale e applicata sotto diversi aspetti, vediamone alcuni.
Fonologia e prosodia
Le lingue fischiate operano una compressione fonologica, privilegiando l’intonazione e il ritmo rispetto alla segmentazione convenzionale. Nelle lingue tonali, i toni lessicali sono perfettamente mappabili sui fischi, mentre nelle lingue non tonali, la distinzione si basa su stress, lunghezza e contorni intonativi.
Percezione e intelligibilità
Studi condotti sul Silbo Gomero dimostrano che i parlanti nativi possono comprendere messaggi complessi in nella lingua fischiata, mentre i non nativi incontrano grandi difficoltà, suggerendo un processo percettivo profondamente ancorato alla familiarità con la lingua base.
Neurolinguistica
Alcuni studi come quelli del linguista Manuel Carreiras mostrano che l’elaborazione delle lingue fischiate attiva aree del cervello simili a quelle coinvolte nel linguaggio parlato, che confermano la natura linguistica e non puramente simbolica del fenomeno.