Insegnare italiano L2 online

L'esperienza diretta di 3 insegnanti con tutti i pro e i contro di insegnare italiano L2 online su piattaforme come Italki e Preply

Insegnare italiano L2 online è un’esperienza che può essere utile a mettere in pratica quanto si è appreso durante una formazione glottodidattica, per provare “in vivo” e sul campo se le proprie idee e strategie didattiche reggono alla prova pratica, magari prima di affrontare un esame di certificazione. Quale modo migliore per mettersi alla prova le competenze!
Insegnare italiano a stranieri online, ne avevamo già parlato presentandovi le diverse piattaforme su cui è possibile farlo, è sempre più spesso una delle prime esperienze di insegnamento dell’italiano L2/Ls, specie dopo il periodo dell’emergenza COVID che ha definitivamente sdoganato l’insegnamento online e lo ha fatto divenire un modo normale di imparare.
Può in molti casi trasformarsi facilmente in un vero e proprio lavoro autonomo e diventare un’attività principale, non solo un modo di arrotondare.
Dipende da quanto tempo si decide di dedicare alle lezioni, e da come ci si riesce ad affermare su una o più piattaforme che hanno come scopo quello di mettere in contatto tutor ed insegnanti con gli studenti sparsi in tutto il mondo.

Troppe volte questo lavoro viene declinato solo in alcune accezioni. Per moltissime persone infatti “insegnare italiano a stranieri” significa solo “insegnare italiano agli immigrati” perché è così che viene spesso tradotta, in modo spicciolo, l’espressione “straniero”.
In realtà c’è letteralmente un mondo, al di fuori dei nostri confini, desideroso di apprendere l’italiano, con le motivazioni più varie.
La risposta più immediata a questa esigenza non è un viaggio-studio in Italia per imparare la lingua. Prima di pensare ad una vacanza linguistica in Italia infatti chi vuole studiare l’italiano inizia con delle lezioni private e le lezioni online sono la soluzione ideale in tutti quei casi in cui è difficile trovare un tutor o un insegnante competente che vive dietro l’angolo.

Con l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19 poi le lezioni online sono diventate una “nuova abitudine” e non è più così difficile ormai trovare degli studenti e iniziare a dare lezioni di italiano a stranieri online nonostante il gran numero di tutor ed insegnanti.

Abbiamo chiesto a tre docenti di raccontarci la propria esperienza, con tutti i pro e i contro di insegnare di italiano L2 online su piattaforme come Italki e Preply.
Emanuela, Natalia e Caterina, sono insegnanti motivate e appassionate che riportano la propria esperienza diretta elencando i pro e non nascondendo i contro. A tutte e tre auguriamo le migliori soddisfazioni che un’insegnante possa desiderare.
Incoraggiamo tutti coloro che vogliono intraprendere questa strada usando le parole di Natalia, perché non avremmo saputo dirlo meglio: “fatelo solo se vi piace davvero insegnare. Un insegnante senza passione per il suo lavoro è davvero molto triste.”

Insegnare italiano L2 online: l’esperienza di Emanuela su Italki

Ciao a tutti/e, sono Emanuela, ho 34 anni e due bambini, la passione per le lingue e insegno su Italki italiano a stranieri come conversatrice da febbraio 2020. Ecco il mio profilo

Insegnare italiano L2 online

Ho iniziato a insegnare l’italiano a stranieri come volontaria presso il Centro Astalli di Palermo. In seguito, ho insegnato italiano a minori stranieri non accompagnati presso una comunità-alloggio, sempre a Palermo.

Quando decisi di lasciare il lavoro in comunità per dedicarmi maggiormente ai miei figli, cercavo un modo per lavorare in modo autonomo. Così, all’inizio di quest’anno, ho fatto le mie ricerche online e sono capitata sulla piattaforma Italki. Avevo preso in considerazione anche Preply e SkyEng ma alla fine la mia candidatura è stata accolta solo da Italki.

Nelle numerose altre piattaforme che avevo considerato, notavo che spesso gli insegnanti non erano completamente indipendenti nella scelta degli orari e delle tariffe. Italki, invece, funge davvero da semplice intermediario tra gli insegnanti e gli studenti. Gli insegnanti vengono suddivisi in insegnanti professionisti (professional teacher) e conversatori (community tutor). La piattaforma è molto semplice ed intuitiva da usare. All’interno dell’application degli insegnanti va fatto un video di presentazione di qualche minuto, per farsi conoscere dai potenziali studenti. Non ne abbiate (troppa) paura!

Le lezioni avvengono o sulla piattaforma stessa o su Skype. Sulla piattaforma ho potuto inserire le mie disponibilità orarie e le mie tariffe. Sta a ciascun insegnante stabilire questi parametri secondo la sua volontà. Anche se i professional teachers possono ambire a proporre tariffe più elevate rispetto ai community tutors.

Inizialmente, in qualità appunto di community tutor, avevo una tariffa piuttosto bassa (di circa 8 Euro l’ora, ma anche più bassa, a volte, considerando i forfait attivabili con dei pacchetti di lezioni). Poi l’ho incrementata, man mano che andava crescendo il numero dei miei studenti e che si andava consolidando.

Durante la fase di application, viene consigliato di proporre degli orari di lezioni consoni al fuso orario dei paesi di provenienza della maggior parte degli studenti di italiano: Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Italia. Inizialmente avevo dato molta disponibilità nelle mattine, quando i miei figli erano a scuola, ma non avevo trovato molti studenti. Poi, con il lockdown, ho iniziato ad insegnare la sera, quando mio marito mi poteva aiutare con i bambini e ho trovato tanti studenti. Per lo più statunitensi e canadesi. Nessun inglese né russo, diversamente dalle indicazioni di Italki.

Sicuramente il periodo COVID in tutto il mondo ha portato molti studenti a rivolgersi alle piattaforme online più di prima.

Attualmente ho ancora due tra gli studenti presenti dall’inizio della mia esperienza. Rimettersi in gioco per trovare nuovi studenti è sempre un po’ una sfida e perciò ogni tanto occorre abbassare nuovamente la propria tariffa oraria.

Una domanda che sorgerà spesso è: come si scarica il proprio compenso? La piattaforma paga i suoi insegnanti in dollari. Il compenso rimane sulla piattaforma finché non si decide di “scaricarlo” sul proprio conto corrente mediante Paypal o Payoneer, che trattengono una percentuale sotto forma di commissione ogni volta che si effettua tale versamento (bisogna raggiungere la cifra di 30$ prima di poter effettuarlo).
Se si decidesse di fare di questo lavoro il proprio mestiere principale è consigliabile aprire una partita IVA.

In conclusione, posso affermare di trovarmi molto bene. Adoro confrontarmi con persone provenienti da ogni parte del mondo e conversare, contribuendo a migliorare il loro italiano. L’insegnamento online è molto efficace anche perché è su base individuale e non ci sono gli effetti collaterali dello spostamento dal luogo di lavoro a casa e viceversa.

Mi sento di consigliare Italki a chiunque ami insegnare l’italiano e interagire con le persone, benché in modalità a distanza.
Ai miei studenti piace il fatto che personalizzi molto le mie lezioni sulla base delle loro esigenze o aspirazioni e che possa sfruttare la mia conoscenza delle loro lingue madri per chiarire meglio alcuni concetti dell’italiano.

Insegnare italiano L2 online: l’esperienza di Natalia su Preply

Ciao a tutti, sono Natalia e insegno italiano su Preply. Ecco il mio profilo.
La mia storia da tutor d’italiano è cominciata circa due anni fa. Mi sono registrata sul sito e ho avuto la tipica preoccupazione di tutti “come faccio a trovare studenti?”, ma non è stato difficile, poiché la piattaforma è molto sviluppata e ci sono sempre parecchie richieste soprattutto nei mesi di settembre e gennaio. Per di più, in confronto ad altre piattaforme, secondo me, c’è meno “concorrenza” tra i tutor.

La piattaforma è molto semplice da usare. Bisogna inserire una descrizione personale, indicare il tipo di studente con cui si vuole lavorare e caricare un video. Inoltre, se altre piattaforme offrono la possibilità di insegnare più lingue, su Preply è possibile insegnarne solo una con una tariffa unica per tutte le lezioni. Anche se dopo aver cominciato a lavorare con uno studente potete stabilire una tariffa individuale.

Tra gli aspetti positivi della piattaforma vorrei indicare l’opzione della prenotazione automatica delle lezioni su base settimanale, cioè se attivate questa funzione le lezioni con un determinato studente verranno prenotate in automatico per le prossime settimane nei giorni e orari concordati. Questo ha vantaggi sia per me come tutor sia per lo studente. Per me, perché in tal modo posso pianificare le mie giornate e gli studenti possono sviluppare l’abitudine di studiare la lingua regolarmente.

Un altro vantaggio è la possibilità di stabilire da soli il proprio orario di lavoro. Per di più se vi accorgete che qualcuno ha prenotato la lezione per l’orario reso disponibile, ma avete già programmato un altro impegno, potete sempre spostare la lezione a un altro giorno o cambiare l’orario. La piattaforma avvisa che è sempre meglio spostare la lezione che cancellarla del tutto, presumo perché questo può avere delle ripercussioni sulla valutazione del vostro profilo. In quanto al pagamento, esso avviene in dollari e i soldi rimangono sulla piattaforma finché non deciderete di trasferirli sul vostro account di Paypal, Payoneer o Skrill.

Recentemente Preply ha introdotto la possibilità di condurre lezioni direttamente sul sito e per rendere questo processo più comodo ha aggiunto la funzione del quaderno. In quest’ultimo entrambi, il docente e lo studente, durante la lezione possono annotare il nuovo lessico, caricare documenti, segnare errori, scrivere i compiti, ecc.

A coloro che si stanno solo approcciando a tali piattaforme consiglierei di avere un profilo completo con informazioni dettagliate sulle vostre lezioni, soprattutto nelle lingue dei vostri potenziali clienti (nel mio caso in russo e ucraino). Consiglierei anche di indicare materiali che usate, così i vostri potenziali studenti vi possono conoscere ancora prima di prenotare una lezione.

Ora passiamo agli svantaggi che purtroppo non mancano. Il primo e il più grande svantaggio è la percentuale che bisogna pagare per ogni lezione, ma man mano che insegnate sulla piattaforma essa diminuisce, ma ciò non toglie che rimane comunque abbastanza elevata. Un altro svantaggio è che gli studenti possono annullare la lezione fino a quattro ore prima della lezione, perciò a volte esse vengono annullate all’ultimo momento.

Devo dire che mi sento di consigliare la piattaforma soprattutto per coloro che vogliono lavorare con adulti. Infine, l’ultimo consiglio: fatelo solo se vi piace davvero insegnare. Un insegnante senza passione per il suo lavoro è davvero molto triste.

Insegnare italiano L2 online: l’esperienza di Caterina su Preply

Ciao a tutti, mi chiamo Caterina, sono laureata in Lingue e letterature e in Traduzione Specialistica, ho cominciato a insegnare italiano online subito dopo aver frequentato un corso.
Tra le piattaforme a cui mi sono iscritta, quella che ha dato i risultati migliori è stata Preply. Ecco il mio profilo.

Durante il lockdown ho cercato di iscrivermi ad altre piattaforme, ma molte erano sature e non accettavano neanche candidature oppure semplicemente non ho ricevuto offerte o ben poche.
Invece con Preply sono riuscita abbastanza presto a trovare un numero abbastanza alto di studenti. Ho dovuto fare un video brevissimo di presentazione e scrivere qualcosa su di me (oltre ad aver fornito lauree e certificazioni), insieme alle lingue che parlo e il mio fuso orario. C’è anche la possibilità di scrivere la propria presentazione in più lingue. In generale il sito è molto intuitivo e indirizza molto su come scrivere o comportarsi.

All’inizio sono partita da un prezzo abbastanza basso (10 $), cosa abbastanza penalizzante visto che Preply prende una percentuale da ogni lezione, che va via via diminuendo quando si fanno molte lezioni. Io ho aumentato quasi subito il prezzo di poco e continuerò a farlo in base alle proposte che riceverò e all’esperienza che accumulerò. La piattaforma si serve di Payoneer o Paypal e paga in dollari.

Gli studenti possono visualizzare il profilo dell’insegnante e il calendario e decidere se prenotare una lezione o contattare il docente per chiedere informazioni. La prima lezione è comunque sempre non pagata, o meglio il profitto va solo alla piattaforma. Si fa lezione attraverso la piattaforma e quindi non si utilizza Skype o Zoom e si sconsiglia di dare informazioni personali come numeri o email, addirittura se si danno queste informazioni prima che avvenga la prima lezione, si rischia di venir bloccati (per 24 ore). La piattaforma fornisce una specie di registro che si visualizza a fine lezione, dove si possono inserire materiali, link, temi trattati. Personalmente non ne faccio uso o quanto meno non sempre, ma è una risorsa abbastanza comoda.

L’insegnante può decidere di “chiudere” il proprio profilo se per esempio ritiene di non poter prendere più nuovi studenti, in quel caso il profilo diventa invisibile a chi cerca un professore, ma non ai nostri studenti che già seguiamo. Mi è capitato di farlo qualche volta e poi riaprirlo nel caso avessi un po’ più di tempo o perdessi qualche studente.

Gli studenti sono in tutto il mondo, quindi l’orario può essere non troppo comodo per loro, personalmente lascio alcune sere disponibili per alcuni studenti americani o cerco di concordare prima quando vederci (ma non è sempre facilissimo). La piattaforma permette comunque di dare disponibilità di notte e di giorno. Un paio dei miei studenti vengono dal Regno Unito, una dalla Russia, tre dagli Stati Uniti, una dal Messico, una dalla Corea e circa quattro sono dell’area germanofona.

Ancora, il supporto di Preply è molto buono ed efficiente, mi è capitato di aver qualche problema con gli studenti o col funzionamento del sito e mi hanno sempre risposto tempestivamente.

Se devo dare un parere personale ritengo che Preply sia una buonissima piattaforma per chi come inizia o ha altri lavori o ancora studia, permette di gestire il tempo come si vuole e di raggiungere un numero immenso di studenti.
Il sito prende una percentuale sui compensi. L’aspetto un po’ da “social” della piattaforma ti fa comparire prima tra i risultati se hai molte lezioni, se non cancelli mai una lezione etc…
Alcuni studenti dimenticano/non si presentano a lezione e soprattutto se è la prima lezione al docente non rimane che aspettare davanti al computer, perché cancellare o dire di no (se si intuisce ad esempio che lo studente non verrà o che si tratta di un profilo falso – come mi è capitato) comporta un spostamento in basso nelle classifiche.
Se invece uno studente cancella una lezione meno di 4 ore prima, deve pagarla, ma di solito loro non cancellano e non si presentano direttamente. Ho esposto questo problema all’ Help Center, ma naturalmente non hanno potuto fare molto. Purtroppo alcuni studenti non prendono davvero sul serio il sito e gli insegnanti e non disdicono neanche le lezioni, naturalmente non avere il loro contatto comporta una difficoltà in più.

In generale Preply è una buona piattaforma per chi deve farsi le ossa, si impara molto e rapidamente, ma probabilmente non la consiglierei a un docente più navigato.

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