Concorsi a cattedra aumenteranno i docenti di sostegno
Diversi i concorsi a cattedra che saranno banditi a breve. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è infatti in procinto di avviare, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una procedura concorsuale per il reclutamento di insegnanti nell’anno scolastico 2023/2024.
Lo scorso 6 aprile, in un comunicato pubblicato sul sito del MIUR il ministro Valditara ha dichiarato ad “Con l’importante piano di assunzioni di docenti che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal PNRR, puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato. Inoltre, il Ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento“.
Nello stesso comunicato si fa riferimento a due requisiti che i docenti da reclutare tramite questa procedura concorsuale dovranno necessariamente possedere.
Si parla testualmente di una “procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari” (24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche – NDR).
I due requisiti quindi sembrano essere previsti, al momento e salvo che non si disponga diversamente in sede di bando, come alternativi e non come due requisiti distinti il cui possesso sarà congiuntamente richiesto ai candidati.
Ricordiamo infatti che dallo scorso 31 ottobre non possono più essere conseguiti ed in sostituzione dei 24 CFU la nuova normativa prevede formazioni da 30 o 60 Crediti Formativi Universitari. Si attendono ancora però le indicazioni ministeriali circa la struttura dei percorsi formativi da 30 e da 60 CFU, con eventuali percorsi integrativi dedicati a chi ha precedentemente conseguito i 24 CFU.
Ma se con il nuovo bando si stima che entro l’estate 2023 possano essere stabilizzati circa 25 mila docenti precari sono già in programma ulteriori concorsi a cattedra per il reclutamento di 70 mila docenti, in totale, che il ministero prevede di reclutare entro il 2024. Circa altri 50 mila docenti dovrebbero essere assunti infatti con due ulteriori concorsi a cattedra che ci si aspetta nel 2024 per l’accesso ai quali sarà richiesto il possesso dei 30 o 60 CFU previsti dalla riforma per l’accesso al ruolo. Una delle due procedure concorsuali previste riguarderà sicuramente la posizione di ulteriori docenti precari.
Oltre ai concorsi a cattedra in vista quelli per dirigenti tecnici e dirigenti scolastici
Importanti novità riguardano anche l’ormai attesissimo concorso per dirigenti tecnici le cui procedure sono ferme da anni. In particolare per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive si punta a saturare la pianta organica.
In attesa del bando che appare imminente anche chi ambisce a candidarsi per il concorso per dirigente scolastico.
Lo scorso giovedì 13 aprile si è tenuto l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica durante il quale è emersa l’attuale delicata fase di transizione.
Questo infatti sarà l’ultimo anno di applicazione dei criteri di cui al d.l. 98/2011 con cui si individuano le istituzioni scolastiche con almeno 600 alunni quali sedi di titolarità per DS e DSGA. Tali parametri hanno comportato la perdita di organico di circa 200 unità negli ultimi due anni.
Le modifiche di cui all’art. 99 della legge di bilancio 2023 entreranno in vigore il prossimo anno comportando una differente ciclicità per l’individuazione delle istituzioni normodotate, che saranno individuate con cadenza triennale e con aggiornamenti annuali.
Le nuove modalità dovrebbero implicare quindi una tendenza all’aumento dell’organico, attualmente comunque sottodimensionato, che consenta come minimo un recupero rispetto al biennio precedente.