L’importanza dell’insegnamento dell’italiano L2 con i video è stata sin da subito riconosciuta per la sua valenza pedagogica. Non a caso, la televisione, il cinema occupano un posto particolare nel panorama sociolinguistico dell’Italiano contemporaneo. In questo articolo ne analizzeremo le peculiarità e le potenzialità per lo sfruttamento didattico.
Perché insegnare italiano L2 con i video
Una delle grandi difficoltà dell’insegnante è stimolare la motivazione degli studenti. Sotto questo aspetto i materiali audiovisivi sono sicuramente più interessanti per il nostro pubblico.
Il materiale audiovisivo integra una pluralità di codici (iconico, visivo, orale, sonoro, ecc.) proprio come avviene nella vita quotidiana offrendo così agli studenti esempi di lingua e cultura molto più vicini alla realtà.
Ricordiamo, inoltre, che gli studi sulla percezione umana ci confermano che l’83% delle sensazioni arrivano al cervello attraverso la vista, mentre tutti gli altri sensi (olfatto, udito, tatto e gusto) convogliano “solo” il 17% delle sensazioni: il messaggio visivo è quindi prevalente su tutti gli altri.
Il materiale audiovisivo, proprio per questa sua poliedricità, permette comprensioni differenziate (solo le immagini, solo il parlato, le immagini e la colonna sonora, alcune parole e il contesto narrativo, immagini, parlato e impliciti culturali, ecc.) dimostrandosi quindi un materiale vincente nelle classi in cui le competenze sono differenziate. Di conseguenza insegnare italiano L2 con i video assume un ruolo cruciale nella didattica in classi con abilità differenziate.
Criteri di selezione dei video
L’insegnante che desidera usare come input didattico un audiovisivo deve innanzitutto selezionare i modelli linguistici e culturali più adeguati ai suoi destinatari.
Insegnare italiano L2 con i video non è semplice. Il lavoro di preparazione è complesso, non possiamo proporre certamente filmati o interi film solo perché piacciono a noi insegnanti. Occorre fare un’analisi preventiva approfondita e non solo, bisognerà selezionare quali spezzoni approfondire, magari trascriverli.
Quali generi proporre?
Un notiziario, una telefonata del pubblico, un’intervista ma anche le pubblicità, i telegiornali, le previsioni del meteo, le fiction, i documentari, i videoclip e talvolta anche cartoni animati.
Chi insegna lingua e cultura italiana (sia come lingua materna che come lingua seconda) sa quanto sia importante sottolinearne la varietà e la ricchezza espressiva. L’insegnante, pur essendo madrelingua italiano/a, è comunque sempre e solo portatore della propria varietà linguistica e del proprio background sociale e culturale e questo limita il campione cui gli studenti sono esposti. L’audiovisivo offre situazioni comunicative complete e la lingua viene sempre presentata in contesto, così come accade nella realtà, ma, rispetto a questa, l’educatore ha delle possibilità in più: può “smontare” la sequenza video nelle sue varie componenti, lavorare su ciascuna e ricomporre poi il messaggio completo.
Con studenti di livello avanzato ad esempio, possiamo proporre filmati con lo scopo di favorire la consapevolezza sociolinguistica e l’ampliamento del repertorio linguistico attraverso l’analisi dei diversi generi televisivi. Per studenti principianti si dovrà invece prestare più attenzione in quanto gli audiovisivi saranno dei modelli di lingua, di conseguenza la scelta dovrà essere più cauta.
Alcune tecniche di utilizzo
Le sequenze di un film possono essere presentate seguendo alcune tecniche di base che possono essere così riassunte:
- Visione senza sonoro (vision on and sound off): la focalizzazione è sulle immagini e sul linguaggio extralinguistico, l’interesse viene indirizzato verso l’idea centrale, si fanno ipotesi su quello che succede, si possono inventare dialoghi tra i personaggi e creare testi che poi andranno confrontati con quelli originali;
- Ascolto senza visione (sound on and vision off): l’interesse sarà solo sul parlato e quindi ci sarà la possibilità di formulare ipotesi, immaginare l’ambientazione, i personaggi, ecc. in base ai dialoghi, al tono della voce, ai registri linguistici utilizzati che poi andranno confrontati con le immagini originali;
- Visione scissa (split viewing): la classe è divisa in due gruppi: il primo gruppo guarda la sequenza senza sonoro mentre il secondo ascolta soltanto il sonoro. Poi i due gruppi, dopo aver formulato delle ipotesi su quanto hanno visto o sentito, si scambiano informazioni e che verranno combinate insieme e poi ci sarà il confronto con l’originale;
- Visione delle sequenze in disordine (jumbling sequences): l’attenzione deve essere concentrata sulla “logicità” della narrazione filmica: viene richiesto agli studenti di mettere in ordine sequenze tratte dalla stessa scena ma presentate in maniera non lineare;
- Visione con blocco dell’immagine (pause control): l’interesse è su una o più immagini; questa tecnica permette agli studenti di analizzare e comprendere meglio alcuni aspetti come un gesto, uno sguardo, un’emozione, ecc. ed inoltre permette di riflettere su quanto già visto;
- Ascolto e visione (sound on and vision on): la sequenza viene vista in modo integrale e possono essere proposte varie attività per favorire la comprensione: vero/falso, scelte multiple, griglie, domande, abbinamenti, drammatizzazioni, giochi di ruolo, ecc.;
- Visione con i sottotitoli (vision with subtitles): questa modalità è utile nel momento in cui gli studenti non abbiano un adeguato livello linguistico; usando questa modalità si viene a creare una ridondanza grazie all’impiego di più canali che rende più facile la memorizzazione e la fissazione di quanto si è sentito.
In conclusione, insegnare italiano L2 con i video presenta tantissimi aspetti positivi, oltre a fornire modelli di lingua autentici e input extralinguistici e culturali, tiene alta la motivazione degli studenti. Occorre però prestare molta attenzione nella selezione, adattandola alle caratteristiche degli apprendenti e agli obiettivi che si intendono raggiungere.
Ecco alcuni esempi di video già didattizzati che è possibile utilizzare nelle proprie lezioni.